Lunedì 7 marzo, nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, è stato presentato il progetto vincitore del concorso internazionale per la riqualificazione dello stadio Franchi di Pier Luigi Nervi e dell'area di Campo di Marte.
Il progetto vincitore è stato scelto da una commissione di esperti che hanno esaminato gli otto progetti finalisti. Tra gli invitati, il direttore generale della Fiorentina Giuseppe Barone, i campioni dell'ultimo scudetto viola nella stagione 68/69, Gabriel Batistuta e Giancarlo Antognoni, il presidente del Coni Giovanni Malagò e il presidente della Figc Gabriele Gravina.
Il concorso per il restyling del Franchi è stato vinto da Arup Italia. Così, uno dei progettisti ha spiegato il nuovo Franchi:
"Ringrazio il sindaco Nardella e la comunità degli architetti italiani. Il progetto di uno stadio non è più solamente una questione di intrattenimento sportivo, ma anche di intrattenimento culturale e di tempo libero. Il poter godere di questi spazi non è scontato.Abbiamo pensato che Firenze è una delle poche città che ha uno skyline che è tutelato, da rispettare. Questa cosa, unita al fatto che il progetto di Nervi è caratterizzato da eleganza e linearità, hanno portato a creare questa copertura molto leggera, sottile come una lama, che lievita sopra lo stadio. In questo modo la copertura va a integrarsi con la forma molto particolare del Franchi, che viene da una pista d'atletica. E allora quale miglior forma di un rettangolo per seguire la forma del campo da calcio. La copertura ovviamente si apre e lascia spazio alla torre di Maratona e alla copertura originale della TribunaL'intervento consiste in due grandi fogli: uno è la copertura dello stadio, l'altro è un grande lenzuolo verde, che va a posarsi sopra gli edifici che verranno realizzati dentro al masterplan, di tipo commerciale, alberghiero e uffici. Questa grande copertura verde consentirà di mitigare l'intervento edilizio e consentire l'utilizzo di tutto lo spazio come un parco, un'unica copertura verde. Questi due fogli agiscono e si aiutano l'uno con l'altro: uno è una copertura fotovoltaica che immagazzina energia elettrica e acqua per irrigare il campo da calcio, l'altro è un'estensione del parco esistente, in grado di assorbile le grandi piogge e non andare a stressare esageratamente il sistema fognario, oltre che migliorare il clima del quartiere".
Adesso il parere ai tifosi... e alla Fiorentina, che dovrà decidere se sposare il progetto o costruirsi uno stadio di proprietà... a Campi Bisenzio.