L'Ucraina nelle scorse ore ha lasciato cadere nel vuoto un ultimatum della Russia che la invitava a consegnare la città di Severdonetsk. Come a Mariupol, anche in quella città le truppe ucraine si sono asserragliate in un impianto industriale, quello dell'Azot che produce prodotti chimici.
Secondo Kiev, sono più di 500 i civili intrappolati insieme ai soldati all'interno dell'Azot. Il sindaco di Severodonetsk, Oleksandr Stryuk, ha detto questa mattina che le forze russe stavano cercando di prendere d'assalto la città da diverse direzioni, ma le forze ucraine hanno continuato a difenderla e non sono state completamente tagliate fuori.
"Stiamo cercando di spingere il nemico verso il centro della città", ha detto alla tv. "Questa è una situazione in corso con successi parziali e ritiri tattici".
Serhiy Haidai, governatore della regione di Luhansk di cui Severodonetsk fa parte, ha detto che l'esercito stava difendendo la città e impedendo l'avanzata delle forze russe verso Lysychansk, la città gemella in mano all'Ucraina che sorge sull'altra sponda del fiume Siverskyi Donekts, che le separa.
Più a nord, i russi cercano di recuperare terreno a Kharkiv, mentre nel sud, nella regione di Kherson, continua il tentativo di Kiev di recuperare le posizioni perdute in precedenza.
Analisti e rapporti dell'intelligence dei Paesi occidentali confermano che la Russia è al massimo del proprio sforzo bellico, e dopo aver finito le munizioni di ultimo tipo sta attaccando l'Ucraina con quel che gli rimane, sempre in relazione alle armi convenzionali. Problemi anche con le truppe, con i russi che pensano di abbassare ulteriormente l'età per arruolare nuovi soldati e ripristinare i vuoti lasciati a causa delle perdite subite.
In questa situazione, Zelensky e i suoi consiglieri chiedono alla Nato, i cui ministri della Difesa si riuniscono oggi a Bruxelles, l'invio di nuove armi, ricordando che la sproporzione attuale sui colpi di artiglieria che giornalmente si scambiano i due eserciti è di 10:1 a favore della Russia.
Nell'ultimo bollettino fornito dal ministero della Difesa queste le perdite russe dal 24 febbraio aggiornate alle ultime 24 ore: 32.750 soldati, 1.440 carri armati, 3.528 veicoli corazzati, 2.485 veicoli e serbatoi di carburante, 722 pezzi di artiglieria, 230 sistemi di lancio multiplo di razzi, 97 missili terra-aria, 179 elicotteri, 213 aeroplani, 591 droni e 13 imbarcazioni.