Il partito di Putin, Russia Unita, alle elezioni di domenica scorsa per il rinnovo del consiglio comunale di Mosca ha perso quasi un terzo dei 45 seggi che lo compongono, pur mantenendone però la maggioranza.

Un risultato importante, visto che ai candidati che si opponevano a Russia Unita, era stato vietato di partecipare al voto, da cui la loro protesta, con i conseguenti arresti che hanno caratterizzato questa elezione.

Arresti che hanno riguardato anche migliaia di manifestanti, con la polizia antisommossa accusata di una brutale repressione.

Rieletti 9 dei candidati di Russia Unita, che però si erano presentati come indipendenti, mentre il leader del partito a Mosca, Andrei Metelsky, non è stato eletto.

Il Partito Comunista dovrebbe ottenere 13 seggi, mentre il Partito liberale Yabloko e Russia Giusta avranno tre seggi ciascuno.

Al risultato del voto ha contribuito anche il leader dell'opposizione Alexei Navalny, promotore di una strategia di "voto intelligente", che ha "smascherato" i candidati di Russia Unita che si sono presentati utilizzando liste civetta, invitando gli elettori a votare a favore di coloro che avevano maggiori possibilità di sconfiggerli. Navalny ha commentato il risultato come "fantastico".

L'affluenza al voto è stata di circa il 22%.