Dopo un trattenuto silenzio, a seguito dell'ultima riunione con i rappresentanti della maggioranza dove Italia Viva ha palesemente dimostrato di non avere alcuna intenzione nel voler proseguire l'attuale esperienza di governo, il premier Giuseppe Conte alla fine è "sbottato" e ha ricordato a Matteo Renzi e ai suoi emuli "agitatori" che la situazione attuale del Paese non prevede che gli interessi particolari (politici o personali che siano) possano prevalere su quelli di 60 milioni di italiani.
Queste le parole di Conte:
«Il Paese sta attraversando un periodo difficilissimo. L’intera comunità nazionale appare sfibrata da questo lungo periodo (ormai quasi un anno) di pandemia, che sta mettendo a dura prova la nostra economia, la nostra tenuta sociale, persino la nostra tenuta psicologica.Mai come in questo momento abbiamo bisogno di concentrarci, con la massima attenzione, alla realizzazione del piano di vaccinazione. A proposito, oggi - con circa 550.000 vaccinazioni effettuate - siamo il primo Paese dell’Unione europea per numero di persone vaccinate (la Germania ci segue con circa 500.000 persone vaccinate). È un ottimo risultato che in questa fase iniziale ci conforta e ci deve spingere a continuare su questa strada per essere all’altezza di una sfida che anche nei prossimi mesi si annuncia complessa.Mai come adesso dobbiamo lavorare per introdurre nuove misure di sostegno alle famiglie, ai lavoratori, alle imprese. A questo riguardo già la settimana prossima porteremo al Consiglio dei Ministri la richiesta di scostamento su cui poi il Parlamento sarà chiamato a esprimersi, così da poter varare un nuovo decreto-ristori per alleviare le difficoltà in particolare degli operatori economici. Mai come adesso serve un grande sforzo collettivo per realizzare al più presto un Recovery Plan che garantisca al nostro Paese una pronta ripartenza e una più elevata resilienza. Parliamo di un piano che non appartiene a questo governo o alle forze di maggioranza che lo compongono, ma all’Italia intera. A questo riguardo, nella riunione di ieri sera, con tutte le forze di maggioranza abbiamo convenuto di portare al prossimo Consiglio dei Ministri la nuova bozza aggiornata del Piano, in modo da poter proseguire le interlocuzioni con il Parlamento e le parti sociali e poi passare alla stesura dello schema definitivo.È per questa ragione che sto lavorando anche a rafforzare la coesione delle forze di maggioranza e la solidità della squadra di governo. Senza queste premesse diventa arduo perseguire obiettivi che richiedono piena dedizione e acuta lungimiranza. E non consentono distrazioni, per rispetto dei cittadini e del momento che stiamo vivendo.In questi giorni sto ricevendo molti inviti, anche autorevoli, ad essere “paziente”. Ma io non sono affatto paziente. Al contrario. Sono impaziente. Perché il Paese sta soffrendo e abbiamo una chance storica di poterlo rilanciare e ricostruire ancora migliore di prima. Abbiamo così tanti problemi da risolvere e così tante soluzioni da offrire, soluzioni a cui hanno contribuito tutte le forze di maggioranza e che ritengo valide ed efficaci, che non vedo l’ora di poter superare le fibrillazioni in corso.In questi giorni sto preparando una lista di priorità che valgano a indirizzare e a rafforzare l’azione del governo sino alla fine della legislatura. Un programma da poter discutere e condividere con tutte le forze di maggioranza.Sin dall’inizio del mio mandato ho preso un impegno con tutti i cittadini: lavorerò sempre per il bene vostro, il bene comune, e non per il mio utile personale. Fino alla fine farò ogni sforzo possibile per assolvere questo delicato incarico con “disciplina e onore”, come richiede la nostra Costituzione».
Sul versante opposto, in risposta alle parole del presidente del Consiglio, ecco come da parte di Italia Viva, a partire dal suo fondatore, si ritenga di adempiere con disciplina e onore al proprio ruolo istituzionale. Queste le ultime dichiarazioni di...
Matteo Renzi:"Trovo sconvolgente dover spiegare a un professore di diritto che non si possono presentare i testi all'ultimo minuto. Se noi non avessimo posto il problema oggi avremmo l'atto più importante della legislatura approvato sotto forma di emendamento e che nei fatti sostituiva i Ministri con una task force di trecento consulenti.E allora, venendo al punto, noi abbiamo fatto 62 richieste di correzioni al ministro Gualtieri. Prima di dire se siamo soddisfatti o no, dobbiamo vedere il nuovo testo. Capisco che nella cultura del Grande Fratello è difficile da accettare, ma i testi di legge non sono post, i decreti non sono tweet, una riforma non è una storia su Instagram".
Davide "CIAONE" Faraone:"Hanno cercato di farci passare per quelli che volevano perdere tempo quando invece sono loro che tengono in ostaggio un Paese senza dare risposte da mesi, commissariando le istituzioni. Le nostre richieste sono state messe agli atti da tempo, negli interventi nelle aule parlamentari e soprattutto nei documenti messi nero su bianco e consegnati al presidente del Consiglio e al ministro del Tesoro. Quelli che erano partiti con lo streaming oggi fanno i furbi coi documenti nascosti e le veline di palazzo , quelli che gridavano ai voltagabbana oggi si accattano i responsabili pur di restare attaccati alla poltrona. Vogliono fare il governo con i nuovi Scilipoti? Bene, noi in quel caso andremo serenamente all’opposizione. Non si manda il cervello all’ammasso per occupare la seggiola al ministero, noi non lo facciamo".
Elena Bonetti:"Avevo dichiarato che se le scuole non avessero riaperto il 7 gennaio, sarebbe stato il segno del fallimento del governo di questo Paese. Oggi le domande senza risposta delle famiglie le condivido pienamente. Io ho due figli. Uno è al liceo ed è chiuso in casa con la Dad da mesi. Vedo direttamente l'effetto devastante di questa esperienza su di lui e in generale sulla sua generazione. Pensando a questi studenti, ai loro volti, ai loro bisogni, e pensando alle loro famiglie, in Cdm insieme alla ministra Bellanova abbiamo denunciato con forza il caos organizzativo che ci portava a rimandare ancora una volta l'apertura delle scuole. Si è andati oltre le più pessimistiche previsioni".
Se si rinfacciano al Governo di cui si fa parte problemi organizzativi relativi alla riapertura delle scuole come se la diffusione del contagio, la gestione dei trasporti e quella degli istituti scolatici fossero di esclusiva pertinenza di Palazzo Chigi (forse la Bonetti crede che un premier possa telecomandare la proteina spike del SARS-CoV-2 o cancellare con un colpo di spugna le modifiche al titolo V della Costituzione), è chiaro che quel Governo lo si voglia affossare. Lo stesso dicasi per le assurde motivazioni espresse da Renzi e Faraone, già smascherate dalla "forma" con cui vengono presentate oltre che dalla logica, visto che da settimane utilizzano lo stesso ritornello!
Ma se i renziani vogliono uscire dal Governo, perché non lo fanno o non lo hanno già fatto? Che cosa aspettano? Sarebbe anche da aggiungere che cosa "si aspettano" dopo averlo fatto cadere?
Numeri alla mano, se ritengono di poter far continuare la legislatura (difficile che tutto si possa risolvere solo sostituendo Conte con Draghi, che tra l'altro sarebbe quasi incredibile che possa accettare di ricoprire l'incarico di presidente del Consiglio), quasi certamente sarebbe indispensabile un coinvolgimento del Partito Democratico in un nuovo esecutivo... qualunque siano i partiti che lo compongono.
Probabilmente Renzi, nonostante ne sia uscito, pensa ancora di poter ulteriormente affossare Il PD. Non è da escludere, visto quanto è accaduto in passato, che non vi riesca anche stavolta.
Basterebbe che Zingaretti, segretario dei dem, dicesse chiaramente che il suo partito non si presterà ad alleanze di "responsabilità" con gli estremisti di destra e con i loro alleati. Basterebbe questo, ma ancora non lo ha ancora detto.