Sorpresa: Arabia Saudita e Iran riprendono le relazioni diplomatiche con la mediazione della Cina
Iran e Arabia Saudita, venerdì, hanno annunciato di aver concordato di ristabilire le relazioni diplomatiche dopo anni di tensioni che hanno minacciato la stabilità e la sicurezza nella regione del Golfo, oltre ad aver contribuito ad alimentare conflitti in diverse zone del Medio Oriente, dallo Yemen alla Siria.
L'accordo è stato raggiunto dopo quattro giorni di colloqui che si sono tenuti in forma riservata a Pechino tra i massimi funzionari della sicurezza delle due nazioni.
Secondo una dichiarazione rilasciata da Iran, Arabia Saudita e Cina, entrambi i paesi hanno accettato di riprendere le relazioni diplomatiche e di riaprire le rispettive ambasciate entro due mesi. L'accordo include anche l'affermazione del rispetto reciproco per la sovranità degli Stati e la non ingerenza negli affari interni.
Nel 2016, l'Arabia Saudita aveva deciso di interrompere i rapporti diplomatici con l'Iran, dopo che la sua ambasciata a Teheran era stata presa d'assalto.
Negli ultimi anni, l'Arabia Saudita aveva anche accusato l'Iran di attacchi, con missili e droni, contro le sue strutture petrolifere, nonché di attacchi contro alcune petroliere in transito nel Golfo Persico.
In Yemen, i sauditi sono impegnati in una coalizione che combatte il movimento Houthi, alleato dell'Iran. Inoltre, sono sempre state forti le tensioni tra i due Paesi per motivi religiosi, essendo sunniti gli arabi e sciiti gli iraniani.
Con l'accordo, firmato dal massimo funzionario della sicurezza iraniana, Ali Shamkhani, e dal consigliere per la sicurezza nazionale dell'Arabia Saudita Musaed bin Mohammed Al-Aiban, le due nazioni hanno deciso di resuscitare anche un precedente accordo su commercio, economia e investimenti.
La Cina esulta per il successo nel ruolo di mediatore, guardando anche a futuri accordi commerciali con due Paesi in gas e petrolio abbondano a non finire. Gli Stati Uniti dicono di non essere sorpresi, perché i sauditi li avevano informati della trattativa. Soddisfatti gli Emirati Arabi Uniti, l'Oman e il Qatar, così come l'Iraq e l'Egitto.
Gli unici che, nell'area, non hanno ancora fatto sapere che cosa ne pensano sono gli israeliani che fino a ieri stavano facendo carte false per aggiungere l'Arabia Saudita tra i Paesi partecipanti agli accordi di Abramo. Adesso saranno sempre della stessa opinione?