Nella foto in alto si vedono Giorgia e Gigi, Giorgia Meloni e Luigi Sbarra, scambiarsi sorrisi e complimenti come due fidanzatini, dopo l'odierno intervento della premier all'Assemblea Nazionale della CISL.

E come potrebbe essere altrimenti?

Il dimissionario Sbarra, che domani sarà sostituito alla guida della CISL dal nuovo Segretario Generale, Daniela Fumarola, non può che flirtare con la premier per ricordarle che tutto il lavoro finora svolto a favore del governo dovrà in qualche modo esser ricompensato. Un lavoro, tra l'altro, riconosciuto dalla stessa Meloni che, nel suo intervento, non ha potuto non tesser lodi per come il caro Gigi ha rimodellato le rivendicazioni sindacali ai desiderata e alle necessità dell'attuale esecutivo:

"Io devo dire grazie sinceramente alla CISL per sapere ancora interpretare il confronto nell'accezione più nobile del termine Confronto",

ha detto la premier per complimentarsi con la reinterpretazione del termine da parte dell'uscente Sbarra che, evidentemente, ha creduto che confronto significhi accettare tutto, ma proprio tutto, di quanto elemosinato dal governo. È la stessa Meloni che ce lo ricorda:

"Luigi Sbarra è stato un interlocutore franco, determinato, onesto e l'applauso che voi gli tributate oggi lo tributate perché chiaramente lo sapete molto bene. E quando Luigi Sbarra dice, cito testualmente, «se l'Italia vuole guardare al presente e al futuro, allora deve lasciarsi alle spalle un novecento caratterizzato da pregiudizi, antagonismo e furore ideologico», parole simili a quelle che ha ripetuto questa mattina. Non si tratta di una semplice enunciazione di principi. Lui lo ha fatto e io l’ho visto. E così facendo io penso che abbia aiutato molto i lavoratori, perché il Governo lo ha sempre ascoltato con grande rispetto e lo ha ascoltato cercando, quando poteva, di accogliere le istanze di buonsenso che portava avanti. Qual è il ruolo di un sindacalista se non questo? Guadagnarsi il rispetto necessario a fare in modo che il proprio interlocutore possa essere un interlocutore attento a quelle istanze. E anche quando non siamo stati d'accordo, perché abbiamo discusso, ma anche quando non eravamo d’accordo, sapevamo che avevamo di fronte qualcuno a cui interessava il bene dei lavoratori, non semplicemente il bene dell'organizzazione che rappresentava, o addirittura il bene di una parte politica, il bene dei lavoratori".

Ed il bene, quello reale, di cui dovrebbero essere soddisfatti i lavoratori ce lo ricorda - ad esempio - il presidente dei 5 stelle, Giuseppe Conte:

"Se si continua così altro che Sanremo, bisognerà spegnere anche la TV. Ormai ci siamo: una valanga di bollette, 10 miliardi di aumenti per imprese e famiglie.Meloni ha consolidato un primo posto: l'Italia ha i costi di elettricità più alti fra i principali Paesi europei, +48% sulla Spagna, gas ai massimi da due anni e scorte dimezzate per l'Europa!Va riconosciuto a Meloni di aver dato il massimo per arrivare prima, abbracciando con l'elmetto la strategia della guerra a oltranza in Ucraina che ha fatto lievitare i costi energetici a carico delle famiglie, non approvando mezza misura per cittadini e imprese. Ha anche detto no alle nostre proposte per uno scudo contro il carovita, ha ignorato quelle sulle bollette, dalla tassa sugli extraprofitti agli interventi su oneri e soglie Isee.Sulle bollette arrangiatevi: chi con 100 euro in meno in busta paga grazie alla Manovra di Meloni, chi con 1 euro e 80 centesimi sulle pensioni minime. I ministri e i sottosegretari possono stare più tranquilli: con l'aumento di stipendio firmato Meloni dovrebbero cavarsela".

E nell'Italia del governo Meloni, che la CISL applaude come il miglior governo possibile, accade anche quello che ci ricorda la deputata di AVS, Elisabetta Piccolotti, bimbi costretti a mangiare pane e olio alla mensa scolastica perché i genitori non hanno i soldi per pagare la retta:

"La storia dei bambini costretti a mangiare pane e olio alla mensa scolastica di Montevarchi, perché i genitori non erano in regola con la retta, è indegna. In un paese che ha deciso di destinare più di 750 milioni alle scuole private, non è accettabile che alcuni bambini vengano puniti per questioni di bilancio o per la condizione economica dei genitori. Lo sosteniamo da sempre la scuola, le mense e i servizi di trasporto scolastico devono essere gratuiti per tutti e tutte. Dall'asilo all'università. Presenteremo un'interrogazione al Ministro Valditara, si occupi dei bambini lasciati a pane e acqua invece di rincorrere ossessivamente gli adolescenti che occupano le scuole".

E questi sono solo piccoli esempi cui andrebbero aggiunte le gravissime mancanze di Meloni in relazione al calo della produzione industriale collegato ad una totale assenza di un progetto di sviluppo industriale del nostro Paese, al definanziamento delle imprese, al lavoro povero, al lavoro malpagato... per non parlare della volontà di continuare a cancellare i diritti di lavoratori e cittadini (ddl sicurezza), della guerra alla magistratura, alle istituzioni che rappresentano il diritto internazionale, ai migranti, ai sindacati che svolgono realmente il loro compito...

D'altra parte, di che stupirsi o indignarsi? In fondo... voi pretendereste mettere sullo stesso piano tali bazzecole (da rinfacciare al governo) con la soddisfazione di farsi chiamare Gigi da sua eccellenza la premier Giorgia Meloni?