Tutto a posto, nessun problema. La direzione del Pd che per ferragosto si doveva riunire alle 15 per decidere sulle liste da presentare alle prossime politiche inizierà invece alle 20. È sicuramente tutto a posto, come ribadiscono dal Nazareno, ma in realtà la direzione avrebbe dovuto iniziare già questa mattina! Pertanto, se alle 20 arriverà un contrordine compagni, in cui Letta e soci comunicheranno un ulteriore rinvio, nessuno se ne meravigli.
Dopo la confusione creata con le alleanze, Letta, coerentemente, sta pensando di proseguire la dissennata politica da lui scelta finora, applicandola anche alla compilazione delle liste. Ed è per questo, molto probabilmente, se non sicuramente, il motivo dei continui rimandi nell'orario d'inizio della direzione.
Tra i problemi più spinosi quello di Bologna, dove Letta, in una lettera al Corriere di Bologna, ha cercato di spiegare la possibile candidatura di Pier Ferdinando Casini nel collegio uninominale del capoluogo emiliano per la coalizione di centrosinistra giustificandola come "voce" a difesa della Carta Costituzionale che il centrodestra potrebbe volere cambiare.
"La legge elettorale attuale - scrive Letta - è pessima: io non l'ho votata e la considero un errore gravissimo. Ma è in vigore e va quindi usata, nel bene o nel male. Nei collegi proporzionali ogni lista presenta i suoi candidati. E a Bologna e in Emilia-Romagna, il Pd locale esprimerà ovviamente i propri, emanazione delle diverse federazioni territoriali. Poi ci sono i collegi uninominali, in comune con le diverse liste della coalizione. È in molti di questi collegi che, come coalizione, presenteremo candidati non strettamente riconducibili ai diversi partiti... per una ragione principale. È possibile, non probabile ma possibile, che nella prossima legislatura si tenti un assalto alla Costituzione da parte della destra... un disegno nefasto. Da sventare.Credo, in questo senso, che la voce di Casini potrebbe dare un contributo importante e utile ad allargare il sostegno intorno a noi e a rendere più efficace il nostro compito a tutela della Costituzione. ... Da questa preoccupazione .... origina l'idea di chiedere a Casini di essere in Parlamento per la difesa della Costituzione contro ogni torsione presidenzialista".
Ma come è possibile sostenere che Casini debba essere eletto nel Pd per votare contro una riforma costituzionale del centrodestra, quando un rappresentante del Pd lo può fare benissimo? Ciò è poco comprensibile perché Casini, comunque, non farebbe cambiare idea ad un parlamentare del centrodestra, neanche se nel frattempo, oltre che parlamentare venisse eletto Papa.
In compenso, però, l'ipotesi di Letta potrebbe convincere molti elettori del Pd a diventare ex elettori del partito, come dimostrano i primi commenti pubblicati sui social:
"Che vergogna. dopo Di Maio, Letta vuole fare eleggere anche Casini, la nuova e la vecchia DC eletta con i voti del PD. Ma il PD non doveva essere un partito riformista? Con la svolta Letta sembra il partito della restaurazione della DC.""Secondo BONACCINI con Pierferdinando Casini (11 legislature parlamentare uomo dei Family day simbolo della casta e della destra DC) si ALLARGA IL CONSENSO. Bene allora se oggi lo candideranno in famiglia restituiremo due tessere PD di Bologna e il 25 settembre non voteremo PD."