Sì, sono trascorsi ben venti anni da quando la villa venne sequestrata in una maxi operazione contro il clan Moccia.

Nel frattempo la villa era diventata una delle tante discariche abusive tra i campi di Caivano e ci son volute ben due settimane per caratterizzare e portare via plastica, ingombranti, frigoriferi, materiali connessi alla gestione illegale dei rifiuti.

Oggi, alle ore 13, il colpo mortale: finalmente è stata buttata giù e con essa il valore simbolico di un potere che stritola e soffoca la comunità e la legalità.

Hanno assistito all'abbattimento il prefetto di Napoli, Valentini, il commissario straordinario al comune di Caivano, Ferdinando Mone, il sovraordinato Giuseppe Mocerino e il dirigente dell'ufficio tecnico Pasquale D'Alise. A questi ultimi due va ascritto il merito di aver lavorato affrontando e risolvendo tutti i problemi connessi ad una operazione così complicata.

Presenti anche i rappresentanti di Libera.

L'amministrazione comunale che uscirà dalle urne del 20 e 21 settembre dovrà decidere cosa fare del terreno recitato e come valorizzare e rendere costante il presidio di legalità sul territorio comunale.