Una mini manifestazione quella Sì Tav che si è svolta oggi a Torino, con un corteo che da piazza Vittorio è finito dopo sole poche centinaia di metri, in piazza Castello.

La manifestazione era organizzata dalle "madamin" di "Sì Torino va avanti" ed ha avuto l'adesione di Sì TAV Sì Lavoro, Osservatorio 21 e delle sigle del mondo economico di Torino e del Piemonte.

Sul versante politico, hanno sostenuto l'iniziativa Fratelli d'Italia, +Europa e Partito Democratico, con Sergio Chiamparino in testa. Stavolta, però, alla manifestazione non hanno partecipato i leghisti - per non creare tensioni ulteriori con i 5 Stelle, oltretutto inutili dato che la Tav, con modifiche o senza, verrà comunque realizzata con il via a dopo le europee - e neppure Forza Italia che oramai si è ridotta ad eseguire i diktat di Salvini.

Questo è quanto ha dichiarato Mino Giachino, a capo del movimento Sì TAV Sì Lavoro, per spiegare i contenuti della manifestazione odierna: «Quello che chiediamo di fare al governo è rispettare una legge dello Stato, ma anche di rispettare un impegno, senza dimenticare il ruolo che abbiamo all'interno del sistema Europa, da Maastricht in poi. 

Il Piemonte ha un Pil che oggi è più basso di quello del 2001 e se non ci fosse stato l'export avremmo avuto problemi sociali enormi. Per questo è importante rimanere all'interno di questo sistema di collegamenti internazionali.

La Tav da sola non basterà, ma è un simbolo di ciò che serve sbloccare per tornare a crescere. Il consenso nel Paese è aumentato al 70% intorno a queste opere e il merito è anche delle nostre manifestazioni».