Israele ha risposto all’attacco subito sabato scorso da parte dell’Iran. Alle 4,30, ora italiana, le forze israeliane hanno sferrato un attacco contro il regime delle ayatollah. Israele aveva avvertito che avrebbe risposto dopo che l’Iran aveva lanciato centinaia di missili e droni contro Israele nella notte tra sabato e domenica. Il premier israeliano Netanyahu aveva avvertito così Teheran: “Colpiremo all’improvviso, mentre voi, nervosi, attendete la nostra mossa”.
E così è stato. Israele ha colpito obiettivi militari in Iran nelle prime ore di questo venerdì con esplosioni a Esfahan, dove si trova un’importante base aerea dell’Irgc, i Guardiani della rivoluzione dell’Iran. Esplosioni sono state registrate anche nel sud della Siria.
L’Iran ha dichiarato di aver abbattuto tre droni e che per ora non c’è stato nessun attacco missilistico sul Paese.
Insomma, l’attacco limitato di stanotte sul territorio iraniano è stato un segnale all’Iran che Israele ha la capacità di colpire all’interno del Paese. Preavvisando gli Usa dell’imminente attacco in Iran, Israele ha assicurato Washington che non avrebbe colpito i siti nucleari.
Insomma USA informati, ma senza nessun ok da Washington!
Adesso, tutto dipende dalla reazione di Teheran, che potrebbe alimentare l’escalation con una ulteriore ritorsione nei confronti di Israele in una dinamica di “azione-reazione” che sta portando la tensione in Medio Oriente ai massimi storici.