La Legge regionale 9/2016 sul contrasto al gioco d’azzardo patologico è salva, grazie anche alla mobilitazione della Società di San Vincenzo De Paoli e di altre 24 realtà associative e della società civile. Ritirata nel pomeriggio la proposta di abrogazione.
Le statistiche parlano chiaro: per quanto riguarda il gioco d’azzardo, il Piemonte è un’isola felice. I dati dell’IRES ci dicono che le restrizioni sulle slot machine, introdotte con la Legge 9/2016, hanno portato indiscutibili benefici riducendo il volume di gioco del 15,2% rispetto alla media nazionale. Ma ancora più significativo l’ammontare delle perdite, che in Piemonte si riduce del 19,1% rispetto al resto d’Italia. Insomma: grazie alla Legge di contrasto al gioco d’azzardo patologico, che introduce stringenti vincoli geografici per l’apertura di sale scommesse e limita la presenza di slot machines nei locali pubblici, in Piemonte si gioca meno e si perde molto meno. A tutto beneficio di quelle famiglie più disagiate che costituiscono il serbatoio principale per il gioco d’azzardo. Eh sì, perché in genere, chi gioca, è proprio chi non se lo potrebbe permettere, ma affida ad una slot machine le proprie risorse, nella speranza di fare “il colpo grosso” e cambiare vita con una grossa vincita. Ma la legge delle probabilità è implacabile e, matematicamente, chi più gioca, più perde.
Eppure c’è, anche in Piemonte, chi si schiera dalla parte dei gestori delle sale da gioco e scommesse. Tant’è che per mesi si è tentato di abrogare una legge che ha già dato risultati così brillanti. E, da mesi, la Società di San Vincenzo De Paoli ha promosso, insieme ad altre 24 realtà associative e della società civile, una campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Una battaglia fatta di presidi davanti al Palazzo della Regione Piemonte, di webinar ed iniziative online e di una petizione che ha raccolto moltissime adesioni.
La svolta nel pomeriggio del 22 aprile, quando, la maggioranza, ha ritirato la proposta di abrogazione della legge che, di fatto, avrebbe provocato il dilagare di nuove sale in tutta la regione. Mentre l’opposizione presentava più di 60.000 emendamenti e la piazza protestava distanziata e disciplinata, ma anche molto determinata.
Una vittoria, quella del fronte delle associazioni, che ci permette di guardare avanti con maggior serenità e confidare in un futuro forse con meno slot, ma con molta, molta più speranza. Ed anche la consapevolezza che non c’è ostacolo che possa frapporsi tra una buona causa ed il suo conseguimento, quando realtà diverse mettono in comune le proprie esperienze e le proprie relazioni.
Alessandro Ginotta
Ufficio Stampa Coordinamento Interregionale Piemonte e Valle d’Aosta
Società di San Vincenzo De Paoli.