“Da due anni gli uffici non emettono bollette agli utenti, il tasso di riscossione complessivo non supera il 25 per cento del dovuto, il credito vantato dall’ente nei confronti dei contribuenti supera i 30 milioni di euro”.
Ad evidenziarlo l’Assessore alle Finanze Roberto Mellina, il quale annuncia “una riorganizzazione degli uffici per far sì che Milazzo al pari degli altri Comuni italiani possa avere tempi e regole certe nella gestione dei tributi. “La cosa peggiore è dover richiedere i pagamenti ai cittadini in questo delicato momento, – afferma Mellina – ma non abbiamo alternative, perché il rischio è quello del danno erariale. Purtroppo negli ultimi due anni il Comune di Milazzo non ha emesso nessun tipo di bollettazione e sinceramente non ne comprendo le ragioni. Per il settore idrico ho appreso che c’era un problema di trasferire i dati dal vecchio al nuovo sistema informatico. Mi sembra tutto così inverosimile. In tutti i casi cercheremo di andare incontro ai cittadini con gli avvisi bonari e l’applicazione della rateizzazione sino a 72 mesi, che è stato approvato la scorsa settimana dal Consiglio comunale”.
Le bollette, che presto saranno notificate, riguardano il settore idrico anno 2018 per l’importo di circa 2 milioni e 800 mila euro e la Tassa dei Rifiuti 2019, che prevede, a regime, un introito di 7 milioni e 800 mila euro destinati tutti a coprire le spese del servizio di igiene ambientale. In entrambi i casi si tratterà di avviso bonario, che consente di saldare il debito, anche rateizzandolo, riscontrando la comunicazione entro 30 giorni.
A ciò però si aggiungeranno la Ta.Ri. del 2015 (destinatari 8000 contribuenti, più della metà), che potrà essere saldata senza sanzioni e rateizzata e il servizio idrico 2015, che interessa tre mila cittadini con previsione di incasso di quasi un milione di euro; ancora, per chi è moroso I.M.U. 2015 (l’unica che non ha agevolazioni), Ta.Si. 2015, tassa suolo pubblico e tassa pubblicità sempre relativa a quell’anno che potrà essere richiesta con notifica entro fine anno. Resta fuori il 2020: “Inutile guardare indietro; – conclude Mellina – del resto parlano i fatti e che i riscontri degli organi di controllo, che evidenziano come oggi la riscossione al Comune di Milazzo si aggiri appena al 25 per cento, una cosa impensabile in tempi in cui vige la regola degli equilibri di bilancio”.