Oggi è stato presentato in Roma il primo evento sul turismo in Bressanone/ Brixen. 

Bressanone è una città premiata dall’acqua perché il valore della città è dato proprio dall’abbondante presenza dell’acqua.
Bressanone è la città più antica del Tirolo e racchiude stili di vita e cultura diversi. Viverla è sicuramente una piacevole avventura.

Il centro storico di Bressanone è ricco di tesori: gli straordinari portici e i vicoli del centro storico, il Duomo adiacente il chiostro, l'antico Palazzo Vescovile, la Torre Bianca, i vari musei e le gallerie d'arte. Nei dintorni di Bressanone si apprezza la località di Novacella con la sua grande Abbazia appartenente all'ordine dei canonici agostiniani.

Novacella è riconosciuta anche per la sua produzione vinicola. E ancora il forte di Fortezza racchiude un ricco programma culturale con numerose mostre d'arte e manifestazioni culturali.

Sulla Plose d'inverno si trovano ampie piste da sci assolate e la pista da slittino RudiRun lunga circa nove chilometri. In estate i sentieri rappresentano un suggestivo momento di relax e divertimento per tutta la famiglia. Ma soprattutto la posizione di cui gode il comprensorio permette una vista a 360° sulle Dolomiti, patrimonio dell'UNESCO. Sulla Plose c'è anche il nuovo Bikepark per principianti e professionisti. Infine,  i tipici rifugi presenti sulle montagne in grado di accogliere tutti i turisti.

Cultura e innovazione sono altre parole chiave che possono descrivere la città: la modernità va di pari passo con la tradizione e le delizie dell’enogastronomia sono a portata di mano . Ci si è spesso chiesti quale sia il ruolo del turismo in Bressanone . Il turismo ha registrato una crescita costante negli ultimi anni, tranne lo stop dovuto alla pandemia. La pandemia ha insegnato che con la natura non si deve scherzare e, se il turismo vuole essere il motore dell’economia, deve essere “turismo sostenibile “ senza impattare negativamente sul territorio e sulle popolazioni.


Werner Zanotti, Direttore di Bressanone Turismo Soc. Coop. di Bressanone ha presentato a Roma le dieci sfide per un turismo sostenibile in Alto Adige.  Su 500.000 abitanti, infatti, l’Alto Adige riceve 8 milioni di turisti all’anno: si tratta del il 17% del PIL della Regione  che viene dal turismo.  La prima sfida che gli operatori turistici devono affrontare  sono l’arrivo e la partenza del turista. La seconda è come organizzare la mobilità all’Interno dell’Alto Adige: la Guest-card è una carta che viene data a Bressanone al turista e con essa è possibile spostarsi in treno e mezzi pubblici in tutta la Regione (questa card è inclusa nel prezzo dell’albergo). La permanenza media è 4,5 giorni.

La terza sfida è data dai prezzi, seguita dall’ esclusività. La quinta sfida è costituita dal personale ( la Regione sarà sempre più costretta dalla demografia ad assumere e a preparare anche personale proveniente da altri continenti ). La sesta sfida è quella della popolazione locale che deve essere informata sul turismo ecosostenibile . La settima sfida è quella dell’Innovazione che vuol dire avere il coraggio di innovare nel proprio hotel ( perché a colazione deve esserci per forza il salmone? Perché non ridurre di mezz’ora il tempo in piscina e fare passeggiate nel bosco vicino?).

C’è poi l’ottava questione che è data dall’offerta enogastronomica. Per esempio, il fabbisogno dell’Alto Adige è di ottantacinque milioni di tonnellate di carne all’anno .
A questo punto si pone il problema della qualità e  di dialogare con i fornitori per ottenere, per esempio, la carne migliore il cui costo, però, andrà ad incidere sul prezzo del soggiorno . La sfida numero nove è costituita dalla famiglia ospitante. Il 59% dei turisti sostiene che la famiglia ospitante è fondamentale nel proprio gradimento del soggiorno , mentre la sfida numero dieci è, last but not least, quella dell’organizzazione turistica. Con la presentazione di Roma si è voluta rappresentare nella Capitale l'unicità di Bressanone, il piacere, l'autorealizzazione, la sensualità e la sostenibilità di questa terra. Oggi il settore turistico si trova a dover cercare  il coraggio di ridurre all'essenziale e di reimpostare la crescita qualitativa dell’area.