Chi dice la verità? Impossibile - almeno adesso - stabilire chi tra Israele e Hezbollah riporti ciò che è realmente accaduto all'alba di domenica. Il governo Netanyahu ha dichiarato di aver attaccato preventivamente il sud del Libano sventando l'attacco del movimento di resistenza islamica in risposta all'assassinio, avvenuto a Beirut, di Fouad Shokor. Da Hezbollah, al contrario, si afferma che l'attacco è avvenuto con successo, di aver colpito gli obiettivi prefissati all'interno di Israele e che Nasrallah, il leader del movimento, ne parlerà in un discorso che terrà nel tardo pomeriggio.


Secondo quanto riporta la stampa libanese, riferendo il contenuto di un primo comunicato di Hezbollah, l'attacco aveva come obiettivo un sito militare strategico israeliano ed i dettagli dell'operazione "saranno resi noti in un secondo momento". Contemporaneamente, il movimento ha lanciato un pesante bombardamento su siti militari e installazioni dell'Iron Dome sulla Galilea, aggiungendo che tali attacchi sarebbero continuati per un certo periodo di tempo. 

In una successiva nota che inizia con un versetto del Corano - "In verità, ci vendicheremo dei colpevoli" - Hezbollah conferma di aver completato con successo la prima fase della sua risposta all'assassinio di Fouad Shokor, precisando di aver preso di mira caserme e siti israeliani per facilitare il passaggio dei droni d'attacco verso il loro obiettivo designato [una base dell'intelligence dell'IDF nel centro di Israele, ndr], in profondità nel "territorio palestinese occupato". I droni hanno raggiunto con successo la loro destinazione come previsto", secondo quanto riferito.

Inoltre, il comunicato  afferma che il numero di razzi Katyusha lanciati ha superato i 320 ed elenca gli obiettivi raggiunti con successo nei "territori palestinesi occupati" come parte della prima fase della risposta:

  1. Base di Merone
  2. Posizione di artiglieria di Naftali Ze'ev
  3. Base di Zaitoun
  4. Postazioni di artiglieria di Zaoura
  5. Base Al-Sahel
  6. Caserma Kila sulle alture del Golan 
  7. Caserma UF sulle alture del Golan
  8. Base di Nafah sulle alture del Golan
  9. Base Yardan sulle alture del Golan
  10. Base ...
  11. Base di Ramot Naftali


In una terza dichiarazione, Hezbollah ha sostenuto nuovamente di aver lanciato con successo tutti i suoi droni d'attacco dai rispettivi siti di lancio nei tempi designati, droni che hanno attraversato il confine tra Libano e Palestina [così è definito anche il territorio israeliano], prendendo di mira gli obiettivi previsti attraverso più rotte.

Nuovamente, Hezbollah ha respinto le affermazioni israeliane secondo cui avrebbe interrotto preventivamente l'operazione e neutralizzato l'attacco, definendole infondate e contrarie a quanto accadujto sul campo. Tali affermazioni, conclude la nota, saranno affrontate in dettaglio nelle prossime ore in un discorso del Segretario generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah.


Di contro, Israele fa sapere che un "centinaio" dei propri caccia hanno "preventivamente" e "simultaneamente" colpito "migliaia" di obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale all'alba di domenica, costituiti da armamenti che stavano per essere utilizzati in un attacco su vasta scala nel nord e nel centro di Israele.

Sempre secondo l'IDF, razzi e droni sono comunque arrivati su Israele, provocando danni e feriti, senza però fornire ulteriori informazioni al riguardo.

 
L'Iran, sabato, aveva rinnovato la volontà di rispondere comunque all'assassinio di Ismail Haniyeh avvenuto a Teheran e l'esito dei colloqui sul cessate il fuoco a Gaza che si terranno oggi al Cairo sarà decisivo. Al riguardo, nelle ultime ore, una fonte egiziana ha dichiarato che Israele, in linea di principio, avrebbe accettato di ritirarsi gradualmente dall'asse Filadelfia.