Non c'è alcun dubbio che il 2019 sarà archiviato come un anno estremamente positivo da parte degli investitori azionari. Se negli USA c'è stata una marcia a suon di record con l'indice S&P che ha fatto segnare un balzo di oltre 20 punti rispetto ad inizio anno, nel vecchio continente le cose non sono andate molto diversamente. Bisogna però chiedersi se questo clima così euforico sia destinato a durare ancora.

A parte la considerazione che il mercato non potrà crescere per sempre, c'è anche da tener conto di alcuni fattori di rischio che nel 2020 non potranno non caratterizzare l'andamento dei mercati. Fattori che partono proprio dal mercato americano.

Negli Usa si va infatti verso una stretta creditizia da parte delle banche che, secondo la Federal Reserve, hanno iniziato ad essere più rigide nella concessione di crediti ed a questo si aggiunge il fattore di incertezza costituito dalle presidenziali con l'iperliberista Trump che potrebbe sfidare un candidato democratico come Elisabeth Warren che ha un programma che si ispira a quello delle social democrazie europee. Una novità che potrebbe portare non poche tensioni sui mercati.