Lunedì, alle 15, il sindaco sospeso di Riace, Mimmo Lucano, ha parlato alla facoltà di Lettere dell'università La Sapienza di Roma per illustrare agli studenti il modello di accoglienza da lui messo in campo a Riace.

I fascisti di Forza Nuova avevano annunciato che si sarebbero opposti all'evento impedendo l'accesso a chiunque avesse voluto partecipare.

Purtroppo per loro, però, un mare antifascista di persone ha accolto e scortato Mimmo Lucano all'Aula della Facoltà di Lettere dell'Università, dove è stato ricevuto con striscioni e cori antifascisti. L'Aula, oltretutto, era strapiena.


Questi alcuni passaggi dell'intervento di Mimmo Lucano:

«Io ho questo sogno: noi siamo l’onda rossa che contrasta l’onda nera che sta oscurando anche il nostro orizzonte.

Quante stupidaggini hanno detto, come "prima gli italiani": gli immigrati a Riace hanno dato solo opportunità per tutti. La nostra iniziativa ha riguardato un contesto particolare, le aree interne della Calabria che sono spopolate.

Questi che vogliono contrastare la manifestazione dicevano che io sarei un sindaco che vuole riempire i borghi calabresi con coloni africani, che promuovo una sostituzione etnica. Vi rendete conto? Non conoscono Riace, non conoscono i borghi calabresi che erano spopolati. I migranti non hanno occupato nessuno spazio degli italiani, anzi hanno aperto opportunità di lavoro a tanti ragazzi italiani che ora sono rimasti senza.

Io ogni volta che incontro le persone, anche a Crotone, ce ne sono proprio tante, anche in questo clima di divisione, di odio. Non dipende solo da loro, ma anche in Calabria ci sono state manifestazioni in cui il ministro degli Interni è stato fortemente contestato.

Ma lui è stato uno degli autori, uno di quelli che ha contribuito a questo clima di odio, ma spero di riuscire a contribuire a altri messaggi di unità e di solidarietà. Dove il popolo conta, io sono uno dei tanti, sono uno di voi».

I fascisti di Forza Nuova, poche decine di persone, hanno fatto una piccola sceneggiata contro l’arrivo del sindaco a Castro Pretorio, dopo un primo presidio a ridosso della Sapienza dal quale però sono stati allontanati dalle forze dell’ordine, dal momento che l’iniziativa non era autorizzata.