Secondo quanto riferito dal Washington Post, gli Stati Uniti starebbero facendo pressione su Zelensky perché dichiari pubblicamente di essere disposto ad avviare un negoziato con la Russia.

Secondo il quotidiano, che ha citato fonti anonime dell'amministrazione Usa, la richiesta statunitense non vuole spingere l'Ucraina al tavolo dei negoziati, ma invitare Kiev ad un'apertura in tal senso, perché ciò permetterebbe di mantenerne inalterato il sostegno finora ricevuto da parte di altre nazioni.

Funzionari statunitensi e ucraini hanno ammesso che le dichiarazioni di Zelensky di escludere qualsiasi possibilità di dialogo con Putin hanno generato preoccupazione in alcune nazioni dell'Europa, dell'Africa e dell'America Latina, dove le conseguenze della guerra su cibo e carburante si fanno sentire in modo oramai quasi insostenibile.

Zelensky, lo scorso 4 ottobre, ha firmato un decreto in cui dichiara formalmente "impossibile" la possibilità di eventuali colloqui con Putin, lasciando comunque aperta la porta ad un eventuale dialogo con la Russia.

In ogni caso, il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan ha dichiarato venerdì, durante una visita a Kiev, che il sostegno di Washington all'Ucraina rimarrà tale a quello attuale, anche dopo le elezioni del Congresso di medio termine che si terranno martedì.

Gli Stati Uniti hanno annunciato un'ulteriore invio di aiuti militari all'Ucraina per un valore di 400 milioni di dollari, che dovrebbe includere missili per la difesa aerea che potrebbero essere utilizzati contro droni e missili da crociera russi.

La nuova fornitura farà sì che l'importo complessivo degli aiuti militari statunitensi finora inviati a Kiev dall'inizio dell'invasione superi i 18 miliardi di dollari.


In queste ore è stata segnalata un'esplosione al terminal petrolifero dell'oblast russo di Belgorod. Il governatore della regione russa, Vyacheslav Gladkov, ha detto che il terminal petrolifero nel villaggio di Golovchino è sotto attacco, tanto che una parte di esso è in fiamme. Finora non sono state segnalate vittime. 

Questo l'ultimo bollettino ucraino sulle perdite subite dai russi a partire dall'inizio dell'invasione: 75.930 soldati, 2.765 carri armati, 5.611 veicoli corazzati da combattimento, 4.191 veicoli e serbatoi di carburante, 1.781 sistemi di artiglieria, 391 sistemi di lancio multiplo di razzi, 202 sistemi di difesa aerea, 277 aeroplani, 260 elicotteri, 1.465 droni e 16 barche.