La disputa nel governo tedesco tra CDU e CSU si è placata, per il momento. Però, la possibilità che la Germania vada di nuovo al voto non è esclusa. Infatti, l'accordo su come gestire i migranti al confine tra Germania e Austria raggiunto tra la cancelliera Merkel (CDU) ed il ministro dell'Interno Seehofer (CSU) è al vaglio del SPD, l'altro partito che forma l'alleanza che supporta il governo tedesco.

Merkel e Seehofer hanno trovato un'intesa sulla necessità di istituire dei centri di transito, dove i rifugiati che si presentino ai confini tedeschi potranno essere trattenuti fino a 48 ore, per verificare se abbiano fatto richiesta d'asilo in altri paesi dell'Unione europea, dove, in caso affermativo, verrebbero rimandati.

Ma quei centri non sembrano soddisfare l'SPD che sui migranti si immagina una politica diversa, come dichiarato da Andrea Nahles, leader del partito, in una conferenza stampa dopo le riunioni del comitato che ha discusso sulla crisi tra CDU e CSU.

I numeri, infatti, mostrano un calo degli arrivi in Germania, dove nei primi cinque mesi del 2018 sono stati registrati 4600 ingressi irregolari al confine con l'Austria, con il 53% di respingimenti.

Quindi, adesso tocca al SPD esprimersi sull'accordo tra Merkel e Seehofer. Spd che nei giorni scorsi ha ribadito la necessità di creare un piano migranti basato su principi di umanità, ragione e responsabilità, condiviso tra tutti i Paesi, che faccia però riferimento anche al realismo.

Nelle prossime ore sapremo se l'SPD accetterà il piano Merkel - Seehofer oppure se la Germania tornerà al voto.