Confondere i diritti dei cittadini con le imposizioni ideologiche del proprio partito è uno dei grandi sbagli di arroganza che fa la politica nel nostro Paese!

È pura dittatura anteporre le proprie volontà politiche ai diritti (tra l’altro sanciti dalla nostra Costituzione) che tutti hanno di esprimersi socialmente come meglio desiderino per essere realizzati nella società in cui vivono.

Ma qui da noi, ci sono uomini politici che confondono l’essere d’accordo o no con il fatto di tollerare le idee e i comportamenti che non condividiamo, lasciando che tutti possano avere questo diritto!

I diritti dei cittadini, ed il rispetto di essi, è l’unica strada che può percorrere la democrazia (quella vera e liberale). 

Bene ha fatto la Tesei a concedere il patrocinio a questa manifestazione per la quale lo ha sempre affermato con chiarezza a prescindere qualunque sia la sua fede politica.

Male ha fatto il sindaco di Perugia Romizi e la sua giunta a non fare altrettanto: evidentemente all’interno di Palazzo dei Priori molto forte è la volontà di una destra che pone la “spada di Damocle” sopra la testa dello stesso sindaco il quale, se non è d’accordo dovrebbe, con coraggio, affrontare democraticamente certe situazioni.

Ma qual è, in definitiva, la vera ragione che ha spinto il nostro amato sindaco Andrea Romizi a prendere questa decisione?

L’eventuale mancato appoggio della Chiesa?

L’imposizione fattagli dagli stessi membri della sua giunta di quel partito che da sempre lo porta verso strade politiche che non sono della sua natura?

Qualunque sia la ragione del suo comportamento sta sbagliando in pieno dal punto di vista politico e della carica che riveste rispetto a quelle che sono le sue responsabilità difronte ai cittadini di Perugia che amministra!