"Una giornata calda e luminosa, all'insegna della libertà e dell'orgoglio. Tutte le città della Puglia sono qui a far sentire la loro voce, per abbracciare Bari e il suo sindaco, tantissimi pullman da Lecce, da Taranto, da Foggia, da Brindisi e Barletta-Andria-Trani. Questa partecipazione è il segnale tangibile che qualcosa in questi anni siamo riusciti a trasmetterla e chi sta cercando di rovinare un lavoro così lungo e difficile non avrà vita facile.Oggi festeggiamo quello che la Puglia è diventata negli ultimi 20 anni. Mi commuove vedere che in un momento in cui la città di Bari è in grande difficoltà, tantissime persone si siano riunite qui come un'unica grande comunità. Questo vuol dire che in 20 anni siamo riusciti a creare un senso di appartenenza unico".

Questo il commento del presidente della regione Puglia, Michele Emiliano alla straripante manifestazione organizzata sabato a Bari a supporto del sindaco Decaro, la cui amministrazione comunale è minacciata - per evidenti ragioni politiche in vista delle prossime amministrative - di scioglimento per mafia a seguito di un'iniziativa improvvida del ministro Piantedosi che da servitore dello Stato, secondo alcuni media, si è fatto servitore dei desiderata dei big pugliesi del centrodestra, identificati in Mauro D'Attis, Paolo Sisto, Maurizio Gemmato...

Giù le mani da Bari! era il titolo dell'evento che ha portato in piazza migliaia di baresi (e pugliesi) a dare un sostegno convinto al sindaco Decaro, tanto convinto che la "trovata" dei (post) fascisti adesso rischia di diventare un vero e proprio boomerang, un perfetto assist in stile calcistico per il centrosinistra, che il prossimo 7 aprile sceglierà il nuovo candidato sindaco di Bari (Decaro è a fine mandato) tra Vito Leccese e Michele Laforgia. 

Queste le dichiarazioni di Decaro a commento della manifestazione...