BBC Verify è un'iniziativa di BBC News che mira a contrastare la disinformazione. Annunciato il 17 maggio 2023 dalla CEO di BBC News, Deborah Turness, consiste in un team di 60 giornalisti specializzati nell’investigare video e clip, analizzando dati e contenuti per effettuare un fact-checking il più possibile credibile e veritiero in relazione ad una notizia.
BBC Verify ha preso in esame la preparazione dell'attacco del 7 ottobre da parte di Hamas e di altri gruppi della resistenza palestinese presenti a Gaza.
I dati dell'inchiesta sono stati pubblicati lunedì 27 novembre e possono essere letti in dettaglio nell'articolo dal titolo How Hamas built a force to attack Israel on 7 October. Quindi, inutile riportarne il contenuto per intero che può essere letto e valutato sul sito di BBC News. È però utile sottolinearne alcuni passaggi.
L'operazione definita segreta, se non segretissima, da parte di Hamas è invece stata preparata alla luce del sole... e non poteva essere altrimenti, viste le dimensioni della Striscia di Gaza e la sua enorme densità abitativa. Considerando che vi sono anche delle aree coltivate, i luoghi in cui i miliziani possono effettuare delle esercitazioni sono piuttosto limitati e, pertanto, conosciuti dalle forze di difesa israeliane, vale a dire esercito e servizi segreti interni, Shin Bet e Aman.
L'operazione del 7 ottobre, in base ai filmati video, è stata effettuata da almeno 5 movimenti di resistenza palestinese, oltre ad Hamas, e questo perché è dal 2020, quando ha avuto luogo una prima esercitazione congiunta tra tutti i gruppi militari presenti a Gaza, che i vari movimenti di resistenza, in totale una decina, stanno collaborando congiuntamente.
Dopo tale data, nel corso degli anni successivi, vi sono state altre tre esercitazioni militari congiunte. Esercitazioni che sono state riprese in video pubblicati e commentati sui social da Hamas. Non solo. Le Forze di Difesa Israeliane nell'aprile di quest'anno hanno pure bombardato il sito utilizzato per la prima esercitazione.
Settimane prima dell'attacco del 7 ottobre, i militari di sorveglianza vicino al confine di Gaza avevano avvertito che Hamas si stava addestrando nel simulare un attacco alle loro torri di osservazione, che erano state riprodotte in dettaglio.
Non solo. Hamas ha voluto assicurarsi che le esercitazioni fossero il più possibile realistiche, così nel 2022 i suoi miliziani si sono esercitati nel preparare l'assalto ad una finta base militare israeliana costruita a soli 2,6 km dal valico di Erez. BBC Verify ha individuato il sito nella parte più settentrionale di Gaza, a soli 800 metri dalle barriere di confine. Il campo di addestramento si trovava a 1,6 km da una torre di osservazione israeliana e da una cabina di osservazione sopraelevata, elementi della barriera di sicurezza per la cui costruzione Israele ha speso centinaia di milioni di dollari.
Ulteriori informazioni possono esser lette nell'articolo.
Israele, nel corso dei decenni, ha sempre dichiarato di voler difendere la propria "sicurezza" con qualsiasi mezzo. Di recente, dopo il 7 ottobre, un ex direttore dello Shin Bet ha dichiarato che Israele ha a Gaza una rete di spie, persone, che informano delle attività dei movimenti di resistenza. Inoltre, le barriere che circondano la Striscia, consentendo ai civili di uscirne solo dai valichi, sono fornite di sensori fuori dal terreno e sotto il terreno per controllarne l'integrità. Infine, Israele ha finanziato persino lo sviluppo di un settore economico dedicato all'IT nato con lo scopo di controllare i palestinesi... a Gaza e nei Territori occupati.
Considerando tutto questo, appare evidente che l'attacco del 7 ottobre o, comunque, che i gruppi militari della Striscia stessero preparando "qualcosa" sarebbe stato evidente a chiunque... figuriamoci a esercito e servizi segreti di uno Stato che da sempre è o si sente sotto attacco e fa della sicurezza, a suo dire, uno dei suoi pilastri fondativi.
Come si può commentare tutto questo?
La prima risposta logica, oltretutto anche confermata dalle stesse autorità israeliane, è che esercito e servizi, pur a conoscenza di quanto stava accadendo a Gaza lo abbiano sottovalutato e mal interpretato, escludendo a priori la possibilità di un attacco su larga scala.
La seconda risposta logica (sicuramente più logica), ovviamente ipotetica e non dimostrata (al di là che possa esserlo), è che i vertici politici dello Stato ebraico sapessero benissimo (o immaginassero) quanto Hamas e gli altri movimenti di resistenza stessero preparando e abbiano deciso di non intervenire, con lo scopo di avere poi la giustificazione internazionale per mettere in atto un conflitto che, in base a fatti e dichiarazioni (e questa non è una ipotesi), è finalizzato a far sfollare i palestinesi sia da Gaza che dalla Cisgiordania, in modo da dar vita ad uno Stato di Israele che vada dal fiume al mare, come propagandato non solo dai partiti dell'estrema destra, ma dallo stesso Likud!