Matteo Renzi, nel suo ultimo bollettino ai renziani, (ovvero la reinterpretazione della realtà destinata agli occupanti della Fortezza Bastiani), nell'ordine, se la prende con Conte accusato di complottismo, invoca una commissione d'inchiesta sugli acquisti di mascherine, ventilatori e banchi a rotelle, definisce scandaloso un incontro tra l'ex magistrato Piercamillo Davigo, etichettato come il signore dei giustizialisti, e il senatore Nicola Morra, e informa di aver presentato un esposto alla Procura di Roma per l'incontro da lui avuto in un Autogrill con un funzionario dei servizi segreti di cui aveva parlato la trasmissione Report nella puntata andata in onda una settimana fa.

"Noi andiamo avanti sorridenti, liberi, a testa alta. Senza paura di niente, pronti al confronto con tutti", fa sapere Renzi che nel frattempo, però, scatena i sottoposti per cercare la "vendetta" nei confronti di Report.

L'aspetto comico della vicenda è che gli sforzi dei renziani nel voler far fuori il "nemico" Sigfrido Ranucci, che dopo Milena Gabbanelli tira le fila della trasmissione di Rai 3, finiscono per infrangersi contro la tenacia di chi, una volta tanto nonostante lavori in Rai, abbia deciso di fare il giornalista e non l'opinionista.

Così questa sera Report manda in onda un nuovo servizio che ha per protagonista un renziano, Luciano Nobili, rivelando che il deputato di Italia Viva, in un'interrogazione basata su un dossier falso, ha rivela l'identità di una fonte riservata di Report. Come faceva a conoscere il suo nome?

"Nel giorno in cui siamo andati in onda con l'inchiesta sull'incontro di Renzi in autogrill, il deputato di Italia Viva, Luciano Nobili, ha presentato un'interrogazione parlamentare che si basa su un dossier falso, fabbricato per gettare fango e discredito su Report. Nel testo del parlamentare - fa notare Report - si fa anche il nome di una fonte riservata che avevamo incontrato alcuni mesi fa e che non abbiamo mai reso pubblica. Come faceva il il deputato di Italia Viva a conoscere la sua identità? E perché ha deciso di rivelarla?"

Così Luciano Nobili ha commentato l'intervista realizzata sull'argomento da Giorgio Mottola giovedì scorso, nei pressi della Camera.

Giovedì mattina alla Camera mi sono trovato davanti una troupe di Report che voleva, con il consueto stile aggressivo, parlare con me dell’interrogazione che ho depositato e delle legittime domande che ho rivolto alla Rai e per le quali sono in attesa di risposta.Nonostante avessi un appuntamento importante non mi sono sottratto a nessuna delle loro domande e per oltre 30 minuti ho risposto a tutto, finché non fossero soddisfatti.Perché non ho nulla da temere e perché credo nella libertà dei giornalisti. Che, nella mia vita, ho sempre difeso, in ogni ambito.Questa sera andrà in onda la loro nuova puntata e parleranno nell’ambito della incredibile vicenda con cui hanno attaccato Matteo Renzi, della mia interrogazione riferita a un servizio risalente al 30 novembre, su cui girano preoccupanti voci che da parlamentare ho sentito il dovere di approfondire.Chiedere spiegazioni su come la tv pubblica spende i soldi del contribuente per me non è un diritto, ma un dovere per un parlamentare. Per questo non comprendo il nervosismo di Report.Consapevole che quello che andrà in onda sarà il consueto taglia e cuci con montaggio “creativo”, HO DECISO DI PUBBLICARE IN DIRETTA L’INTEGRALE DELL’INTERVISTA.L’atteggiamento dei giornalisti di Report, che hanno definito “intimidazione” un’interrogazione parlamentare, il tentativo di conculcare o inibire delle prerogative costituzionali, non è degno di un Paese libero e democratico.In ogni caso, con me, cascano male. Sono io che non mi farò intimidire.Il sindacato ispettivo è una prerogativa parlamentare a tutela dei cittadini: attaccarlo significa attaccare la democrazia parlamentare.Guarda caso poi, il taglia e cuci della mia intervista e la conseguente censura avvengono da quel che appare dall’anteprima che hanno pubblicato per attaccarmi sui social, proprio nei passaggi dell’intervista in cui pongo la questione della esternalizzazione dei servizi in Rai.Ho sempre trovato inconcepibile che, nonostante le valide e numerose risorse interne, la Rai sprecasse denaro dei contribuenti pagando società esterne.Senza accusare nessuno, mi sono limitato a porre delle domande alla #Rai.Come Matteo Renzi ha risposto per un’ora ai giornalisti di Report, come io ho risposto alle loro domande per tutto il tempo che hanno voluto, chiedo semplicemente che questa volta sia la Rai a rispondere alle mie.Capisco che al tribunale di Report piaccia il processo mediatico, ma le loro inchieste non sono la Pravda: sono la Rai o il Mef a dovermi dare, come sono certo faranno, risposte formali.Sono le regole della democrazia, che a Report piacciano o meno.
Ps. Matteo Renzi si è reso disponibile a partecipare alla trasmissione di questa sera, ma ha ricevuto un generico “prossimamente”. Non proprio un atteggiamento in linea con il concetto di pluralismo che dovrebbe animare il servizio pubblico.

Ed ecco l'intervista integrale fatta da Giorgio Mottola a Luciano Nobili... ma è sicuro, Nobili, di aver fatto una bella figura? Ma ha visto, e soprattutto, ha capito il contenuto del video?

Personaggi come Luciano Nobili siedono in Parlamento per rappresentare, in teoria, gli interessi degli elettori del loro collegio in particolare e più in generale quelli degli italiani. In base alle immagini che Nobili ha diffuso si vede un parlamentare che si occupa invece di tutelare gli interessi di Matteo Renzi che, come è noto a tutti in funzione di quanto da lui stesso dichiarato e ribadito più volte, si occupa di fare attività di lobby per promuovere gli interessi di Paesi esteri in pieno conflitto d'interessi con quello che dovrebbero essere i suoi compiti di parlamentare della Repubblica.