Il movimento "Buy Canadian" sta generando crescenti preoccupazioni tra le aziende statunitensi di beni di consumo che da anni contano sulle vendite nei negozi canadesi.

L'ondata di patriottismo commerciale, alimentata dalle tensioni politiche con gli Stati Uniti, ha portato a una riorganizzazione radicale degli scaffali della grande distribuzione in Canada, con effetti immediati su settori che vanno dai prodotti per l'infanzia alle bevande alcoliche.  

Parasol Co, produttore californiano di pannolini e salviette per neonati, ha visto naufragare i suoi piani di espansione in Canada all'inizio di marzo, quando un distributore locale (il cui nome non è stato rivelato) ha interrotto i piani avviati in precedenza. Jessica Hung, amministratrice delegata dell'azienda, ha spiegato che il partner canadese ha ricevuto pressioni dai rivenditori per sospendere il lancio di marchi americani. "Non ci aspettavamo uno sconvolgimento simile. È un vento contrario inaspettato", ha commentato Hung, sottolineando che Parasol aveva già avviato l'etichettatura in francese per il mercato canadese.  

Il cambiamento è guidato dai consumatori come Rebecca Asselin, una professionista del Quebec che ha condiviso sui social la sua scelta di passare ai pannolini Royale, prodotti da Irving Personal Care, uno dei pochi produttori canadesi del settore. "Prima non pensavo alla provenienza, ma ora cerco attivamente prodotti locali", ha dichiarato Asselin. Jason McAllister, vicepresidente di Irving, ha confermato che le spedizioni sono quadruplicate: "I rivenditori ci contattano per aumentare la distribuzione".  

Le politiche commerciali dell'amministrazione Trump — dal tentativo di annessione del Canada alle tariffe del 25% su acciaio e alluminio — hanno esacerbato il risentimento.

Brown Forman, produttrice del celebre Jack Daniel's, ha definito "sproporzionata" la rimozione di bourbon e whisky americani dai negozi canadesi, peggiore delle stesse tariffe di ritorsione. Intanto, i coltivatori di agrumi della California hanno visto annullare ordini dai partner canadesi, mentre GT's Living Foods, azienda produttrice di kombucha, ha registrato una riduzione degli acquisti.  

Alcune piccole imprese USA, come Demeter Fragrances della Pennsylvania, hanno già rinunciato a entrare nel mercato canadese. "Il sentimento anti-americano rende inutile lo sforzo", ha affermato l'AD Mark Crames.  

Un risultato, quello appena descritto, che lo squilibrato inquilino della Casa Bianca, evidentemente, non aveva messo in conto.


Fonte: Reuters