Venerdì sera al Picco, lo Spezia ha ottenuto un importante successo superando l'Inter per 2-1, ritrovando così i tre punti che gli mancavano dal 15 gennaio e portandosi a +6 sulla terzultima in classifica.

Di contro, l'Inter ha fatto registrare l'ennesimo passo falso in trasferta, incassando la seconda sconfitta consecutiva (cosa che non accadeva dal 1947/48).

Nonostante i nerazzurri abbiano creato molte occasioni da rete (19 contro le 2 dei padroni di casa), collezionato più angoli (13 a 1) e tirato da ogni posizione (28 a 4), sono stati poco concreti e precisi rispetto agli avversari. Lautaro Martinez ha sbagliato un rigore al quarto d'ora del primo tempo (Lukaku atterrato da Caldara, ultimo uomo, che viene solo ammonito dall'arbitro Marianelli), con il portiere Dragowski che ha intuito e respinto il tiro in angolo. La squadra di Inzaghi ha avuto molte altre occasioni, ma anche lo Spezia nel primo tempo è andato vicino al vantaggio colpendo una traversa di Agudelo.

All'inizio della ripresa, Nzola parte da solo, resiste alla coppia di centrali costituita da Acerbi e D'Ambrosio e mette a tu per tu con Handanovic l'accorrente Maldini, che porta così lo Spezia sull'1-0. Inzaghi usa tutti e cinque i cambi e, a dieci minuti dalla fine, Dumfries, uno dei subentrati, ottiene un nuovo calcio di rigore per l'Inter, trasformato questa volta da Lukaku.

La gioia del pareggio per l'Inter dura poco, poiché proprio l'esterno olandese Dumfries tampona in area un avversario (e non si sa bene per quale motivo) facendo fioschiare a Marianelli il terzo rigore della serata. Nzola calcia, Handanovic intuisce, ma non riesce a deviare la palla che entra in rete fissato il punteggio finale sul  2-1.

Dopo la sesta sconfitta in campionato subita fuori casa in questa stagione, 'Inter rimane ferma a 50 punti in classifica.

"Il calcio è questo", ha detto Simone Inzaghi a commento del match. "Per quello che abbiamo creato dovevamo avere un altro risultato. Siamo arrabbiati, stanotte non dormiremo ma da domani si riparte perché martedì ci giochiamo gli ottavi di Champions League. Fa male questa sconfitta, abbiamo messo in campo davvero tutto. Dovevamo avere un pizzico di cattiveria in più: il primo tempo non doveva finire 0-0, poi queste partite restano sempre in equilibrio. L'approccio era stato quello giusto, abbiamo subito due tiri e due gol. Il calcio non fa sconti: non ci sta perdere questo match, ma dobbiamo andare avanti. I ragazzi hanno messo tutto, serviva più cinismo. Quest'anno le sconfitte sono arrivate, soprattutto in trasferta. Dobbiamo fare di più perché ora siamo tutti lì in classifica e sarà una bella battaglia.Lukaku e Lautaro sono i nostri due rigoristi, Dragowski è stato bravissimo. Abbiamo fatto 28 tiri in porta, meritavamo il gol prima. Dopo il pareggio non dovevamo concedere quel rigore". 

Questa la soddisfazione del tecnico dello Spezia, Leonardo Semplici:

"I complimenti vanno tutti girati alla squadra, ho un gruppo di ragazzi straordinario, al mio arrivo sicuramente avevano perso un po' di autostima, era un periodo difficile, ma ho sempre trovato delle persone splendide, che si sono subito messe a disposizione. Sono contento perché questa sera abbiamo fatto una partita incredibile, abbiamo cambiato più volte faccia, ma in tutte le fasi della partita i ragazzi hanno dato tutto. All'inizio non stava andando come pensavo, non avevamo quell'equilibrio che cercavo, quindi abbiamo cambiato qualcosa a metà gara. Nella ripresa eravamo più compatti, abbiamo sofferto meno e giocato con ordine. Chiaro che quando giochi contro l'Inter devi sapere soffrire, questo atteggiamento mi fa certo ben sperare in vista del prosieguo della stagione. Serviva una prestazione di sacrificio, i cambi hanno dato i loro frutti, Maldini ha fatto una grandissima gara, è un ragazzo che ho trovato in difficoltà e che ora voglio che si convinca ancora di più delle sue qualità. Questa sera ce l'ha fatto vedere e ha saputo dare un grande apporto alla squadra. Non abbiamo ancora fatto niente, il campionato è lungo, però insomma fare tre punti contro l'Inter ti dà grande soddisfazione. Voglio che la squadra palleggi di più e per farlo ci vuole più fiducia e autostima, sto cercando di inculcare quella che è la mia mentalità, che vuole che la mia squadra tenga il più possibile il pallone, prendendosi anche dei rischi.Lo ripeto sempre ai ragazzi, quando vinciamo il merito è loro e quando perdiamo la colpa è mia, quindi non dovranno preoccuparsi troppo di fare la giocata o prendersi dei rischi, li sosterrò io fino alla fine.Domattina ci alleniamo e da lunedì pensiero già al Sassuolo, perché mancano ancora tante partite e non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia. Ci aspetta un'altra partita importante che non dovremo assolutamente sbagliare. Il pubblico ha dato una grande mano, soprattutto nei momenti di difficoltà, voglio ringraziare la tifoseria che è stato il nostro dodicesimo uomo in campo. Come ho sempre detto voglio che la squadra lotti fino alla fine, il connubio che ci deve essere tra società, squadra e tifosi è determinante per arrivare all'obiettivo. Voglio che la mia squadra non si arrenda mai, in Serie A non c'è una partita facile, io voglio infondere tranquillità e determinazione, soltanto lottando fino alla fine potremo toglierci soddisfazioni, moralmente siamo un grandissimo gruppo e quindi voglio fare pubblicamente i complimenti a loro".