Di Maio e Salvini, qualche riflessione senza campanilismi da dilettanti o da fan ciechi, bisogna che che l'accettino. Soprattutto i - purtroppo non più - 'ribelli' delM5s, verso i quali gli occhi dei paria peninsulari si erano accesi speranzosi.
Insomma, come affermava l'ottimo John Fante, se è vero che “L'uomo di ingegno si riserva alcune prerogative, ad esempio la scelta dei propri interlocutori”, anche il Movimento 5 stelle si riserva alcune prerogative, ad esempio la scelta – tragicamente errata! – dei propri interlocutori.
E' un vero mistero il fatto che per le loro meningi sia transitata l'idea di mettersi con la Lega, costituita da individui spocchiosi; e altrettanto incredibile e scandaloso, risulta il fatto che alcuni del sud – di quel sud che Bossi e (nascostamente) Salvini vorrebbero cancellare dall’Italia – abbiano simpatia per loro. E che dire di quei votanti abruzzesi e sardi che –anche loro! – danno fiducia a chi per loro non farà mai niente, perché non sono padani: come si fa ad abbracciare il proprio carnefice?
M5s, provate a svegliarvi, andate da soli al governo e mettete in atto una redistribuzione dei beni, là dove si riesca, diversamente è meglio essere all'opposizione perpetua. Ancora, non state a giustificare chi ha versato contributi per godere una pensione da 20.000 euro (coloro sono, nei confronti di chi è stato castigato dal destino, comunque colpevoli di accaparrarsi una fetta di torta esagerata e immorale). Lasciate perdere le alleanze nefaste!