Se qualcuno, in futuro, avrebbe voluto prendere l'Italia come esempio di confusione, giravolte, corruzione e mancanza di etica nel mondo della politica, adesso non potrà più farlo: Israele, in tal senso, è fuor di dubbio un esempio migliore, dopo che domenica il Parlamento ha dato il via al nuovo Governo dopo mesi di impasse e ben tre elezioni politiche consecutive.

È nato così il 35° governo israeliano, che ha ottenuto la fiducia con 73 voti a favore e 46 contrari, basato sull'alleanza tra Likud e Blu Bianco, guidati rispettivamente da Netanyahu e Gantz, che alle elezioni si erano presentati come avversari. 

Nei prossimi giorni, il 24 maggio, Netanyahu dovrà presentarsi davanti ad un giudice per rispondere di tre distinti casi di corruzione e frode. Per tale motivo, Gantz aveva chiesto il voto dei suoi elettori dichiarando che con il Likud non avrebbe mai potuto governare... detto fatto!

Ma a causa della crisi causata dal coronavirus, Gantz ha cambiato idea, dicendo che era necessario un governo di unità nazionale per contrastare la pandemia, in quanto questi "non sono tempi normali". 

E tanto non sono tempi normali che il nuovo Governo di Tel Aviv sarà un governo in due tempi. Netanyahu è stato eletto primo ministro e governerà per 18 mesi, dopo tale periodo sarà la volta di Benny Gantz a sostituirlo nell'incarico!

E tanti sono stati gli equilibri politici da rispettare che il governo è formato da 36 ministri e 16 viceministri su un Parlamento di 120 deputati. Ma non è un caso, perché in questo modo, Netanyahu ha tolto dall'Aula numerosi parlamentari, proprio per indebolire il più possibile la Knesset e le sue funzioni. Una Knesset debole permetterà a lui di plasmarne i voti e di arrivare senza problemi a mettere in atto fin da  subito il vero obiettivo della legislatura: l'annessione della Cisgiordania da parte di Israele.

"È tempo di applicare la legge israeliana e scrivere un altro glorioso capitolo nella storia del sionismo",

ha detto Netanyahu rivolgendosi al Parlamento. Il capitolo di cui sopra consiste nel continuare ad applicare, da parte di Israele, la politica di apartheid finora messa in atto per creare, con la benedizione di Trump ed in violazione di qualsiasi norma del diritto internazionale, un Bantustan in Medio Oriente.


I due "figuri" nella fotografia del post, evidentemente, ritengono che la prosperità e la sicurezza di Stati Uniti ed Israele siano garantite tramite furti, rapine e violenze ai danni del popolo palestinese. E per fortuna che Israele e Stati Uniti vengono definiti Stati democratici, altrimenti chissà che cos'altro sarebbe capaci di fare.