Putin ricorda all'occidente che l'uso di missili ATACMS in territorio russo sarà interpretato come coinvolgimento diretto nel conflitto da parte di USA e NATO
Dopo le notizie di un ulteriore impegno nordcoreano, sia in termini di uomini che di armamenti, nel conflitto ucraino a sostegno di Mosca, ieri è arrivata la notizia, non ancora ufficializzata né dalla Casa Bianca né dal Dipartimento di Stato, del via libera concesso da Biden all'uso dei missili ATACMS in territorio russo.
Da capire se la notizia sia vera o se sia una boutade per testare le reazioni del Cremlino. L'uso di missili a medio raggio (la distanza coperta è inferiore ai 400 Km) in Russia era l'ultima delle linee rosse che Biden aveva tracciato per Kiev e che, come altre in passato, adesso sembra ormai superata.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, questa mattina ha commentato così la notizia:
"Se una tale decisione è stata effettivamente formulata e comunicata al regime di Kiev, allora, ovviamente, si tratta di un passo qualitativamente nuovo che provocherà una escalation delle tensioni e di una situazione qualitativamente nuova in termini di coinvolgimento degli Stati Uniti in questo conflitto".
La posizione di Mosca dovrebbe essere assolutamente chiara a tutti, ha poi aggiunto il portavoce. E quale sarebbe?
Il 12 settembre, il presidente russo Vladimir Putin aveva dichiarato che una potenziale decisione di usare armi occidentali a lungo raggio contro la Russia sarebbe stato interpretato come il coinvolgimento diretto degli Stati Uniti e di altri paesi della NATO nella guerra in Ucraina. Evento che avrebbe alterato drasticamente la natura del conflitto, con la Russia che - a dire di Putin - sarebbe costretta ad adottare misure appropriate in risposta alle crescenti minacce. Putin ha sottolineato che l'Ucraina non sarebbe in grado di colpire in profondità nel territorio russo senza il supporto occidentale, a partire dall'intelligence satellitare di cui Kiev non è in possesso.
L'equazione di Putin, come si può comprendere, è molto semplice. Quel che però non è stato detto è il come Mosca potrebbe poi replicare.
Anche il presidente della Duma di Stato Vyacheslav Volodin ha voluto dire la sua sulla questione ATACMS:
"Per quanto riguarda l'uso delle armi sopra menzionate, sono già in uso. Certamente, l'espansione del loro uso potrebbe causare danni, ma non cambierà la situazione sul campo di battaglia", ha scritto Volodin sul suo canale Telegram. "Non farà che peggiorare il destino e il futuro dell'Ucraina e rovinerà completamente le relazioni russo-americane".
Il portavoce della Duma di Stato ha poi aggiunto che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden "prima o poi morirà". "Si ha l'impressione che, pensando a questo, stia sognando l'eternità e voglia trascinare con sé tutta l'America. E, forse, il mondo intero".