Shutdown Imminente: Camera e Senato Divisi sul Finanziamento del Governo USA

Lo stallo al Congresso degli Stati Uniti sul finanziamento della spesa pubblica per i prossimi 12 mesi non si è sbloccato, anche se non è esclusa del tutto la speranza per un "mini-accordo" tra repubblicani e democratici per consentire l'approvazione di un provvedimento che, almeno temporaneamente, possa evitare quello che viene riassunto con il termine "shutdown", che prevede la chiusura di una buona parte dei servizi pubblici e la messa in congedo a tempo indeterminato di centinaia di migliaia di lavoratori.

Per scongiurare il problema, il Senato a maggioranza democratica ha annunciato un altro voto su un disegno di legge provvisorio per evitare interruzioni della macchina pubblica almeno fino al 17 novembre. Ma anche questa scappatoia temporanea sembra però non possa avere seguito perché alla Camera non c'è unità tra i repubblicani che hanno la maggioranza in quell'Aula, tanto che lo stesso speaker McCarthy, anch'egli repubblicano, sembra praticamente ostaggio del suo stesso partito.

Infatti, la parte più estremista del GOP si è finora rifiutata di accettare anche la soluzione di compromesso proposta dal Senato e se McCarthy riuscisse comunque a farla approvare anche alla Camera, ma con il sostegno dei democratici, quasi certamente finirebbe per non avere più il consenso necessario per mantenere l'incarico di speaker dell'Aula.

Così le lotte intestine tra i repubblicani, supportate da Trump in vista delle presidenziali del prossimo anno, stanno spingendo gli Stati Uniti sull'orlo del suo quarto shutdown in un decennio. In America l'anno fiscale inizia il 1 ottobre e mancano pertanto solo poche ore per arrivare ad un possibile accordo.

Se non verrà raggiunto, centinaia di migliaia di dipendenti federali non avranno i fondi necessari a svolgere il loro lavoro, anche se alcuni servizi essenziali saranno comunque garantiti, tra cui quelli erogati negli aeroporti e alle frontiere, anche se coloro che saranno obbligati a prestare servizio non è detto che poi possano esser pagati.

L'ultimo shutdown si ebbe nel 2019, sotto l'amministrazione Trump, e allora passarono 34 giorni, prima che il Congresso trovasse un accordo. Oggi, la situazione è sicuramente più complicata rispetto ad allora, perché oltre al notevole incremento del debito pubblico, tra i temi in ballo c'è la questione dei finanziamenti all'Ucraina che i più radicali tra i repubblicani non vogliono che vengano approvati.

Il segretario al Tesoro Janet Yellen ha commentato così ciò che sta accadendo:

"L'incapacità dei repubblicani della Camera di agire in modo responsabile danneggerà le famiglie americane e causerà difficoltà economiche che potrebbero minare i progressi che stiamo facendo".

La Yellen ha poi aggiunto che l'impatto negativo sull'azione di governo, coinvolgerà tra l'altro anche i prestiti agli agricoltori e alle piccole imprese, le ispezioni sulla sicurezza alimentare, quelle sui posti di lavoro e quelle alle infrastrutture.

Lo shutdown  avrà anche un impatto immediato sui programmi alimentari in atto: uno che fornisce assistenza a 7 milioni di donne incinte e neo mamme e un altro che supporta 40 milioni di americani a basso reddito.

Musei, parchi nazionali, strutture di ricerca e centri sanitari pubblici sono a rischio chiusura e problemi potrebbero sorgere anche per la "protezione civile" a stelle e strisce che provvede ai primi interventi di soccorso e a quelli di normalizzazione in caso di disastri naturali, proprio durante la stagione degli uragani che, a causa del cambiamento climatico, sono sempre più pericolosi.