Cronaca

Di nuovo cori razzisti in uno stadio, durante la gara di Coppa Italia Lazio-Novara

Secondo il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi, "gli unici cori offensivi che si sono levati oggi all'Olimpico sono stati quelli dei tifosi del Novara contro la Lazio e il presidente Lotito."

Per i tifosi laziali, l'accusa dei cori razzisti da loro scanditi durante l'incontro per gli ottavi di Coppa Italia contro il Novara sarebbe falsa, un vero e proprio esempio di accanimento nei  loro confronti.

Eppure dal settore più caldo degli ultrà laziali, al 30esimo minuto del primo tempo, si è gridato "giallorosso ebreo" e "questa Roma qua sembra l'Africa", insieme a cori anche contro i Carabinieri.

Lo conferma anche il giornalista Enrico Varriale, che li ha definiti "cori razzisti, antisemiti e contro la polizia", aggiungendo che, seppure scanditi da una minoranza di tifosi, gli altri non si sono però dissociati.

E nessun provvedimento è stato preso dall'arbitro che dirigeva l'incontro, il signor Abbattista, che non ha sospeso la partita, facendo finta di niente.

Questo è il secondo episodio di razzismo nel giro di pochi giorni che interessa il nostro calcio, dopo i cori razzisti del 26 dicembre in Inter - Napoli, contro Kalidou Koulibaly. Anche in quell'occasione l'arbitro dell'incontro, il sig. Mazzoleni, non prese alcun provvedimento.

All'inizio della settimana, in seguito ai fatti di San Siro avvenuti dentro e fuori lo Stadio, vi è stato un incontro tra i vertici del calcio italiano e il ministro dell'Interno, a seguito del quale Salvini aveva dichiarato di essere contrario alla sospensione delle partite e alla chiusura degli stadi in caso di cori razzisti.

Dichiarazione corretta qualche ora dopo dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega allo Sport, Giorgetti, che ricordò, implicitamente anche a Salvini, l'esistenza di direttive ben precise da parte dell'Uefa (in vigore dal 2013), riprese anche dalla Fifa nel 2017, che obbligano l'arbitro ad intervenire sospendendo ripetutamente l'incontro, fino anche a valutarne l'annullamento, salvo dopo averne ricevuto l'approvazione dalle autorità competenti alla sicurezza.

Autore Mauro Sartini
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