Rossi sì, Rossi no... queste le notizie che si sono rincorse giovedì in relazione alla partecipazione del campione pesarese alla prossima gara di MotoGP che si disputerà domenica, ancora una volta sul circuito di Valencia. 

Il motivo? Il fatto che martedì, il tampone a cui Rossi si è sottoposto, obbligatorio per chi si reca a casa tra una gara e l’altra, ha dato esito "positivo con una carica virale molto bassa".

I medici hanno quindi consigliato a Rossi di sottoporsi ad altri due test a distanza di 24 ore. 

Quindi, mercoledì 11 novembre Rossi ha effettuato un secondo test, il cui risultato comunicato questa mattina (giovedì 12 novembre) era negativo.

E sempre questa mattina, Rossi ha effettuato un terzo test a casa prima di recarsi a Valencia, dove si è autoisolato in attesa del risultato, che  è stato ancora una volta negativo. Pertanto, Rossi ha raggiunto il team Yamaha e prenderà parte al Gran Premio della Comunitat Valenciana di questo fine settimana.


Sempre per quanto riguarda la MotoGP, quest'oggi è arrivata la notizia che il TAS, cui si era rivolto, ha confermato ad Andrea Iannone il periodo di squalifica di quattro anni, a partire dal 17 dicembre 2019, per essere risultato positivo ad un controllo antidoping  nella gara di Sepang dello scorso anno.

Tutti i risultati ottenuti da Iannone dal 1 novembre 2019 compreso fino all’inizio della sua sospensione sono stati annullati con tutte le conseguenze che ne derivano, inclusa la decadenza di punti e premi.