Il Presidente dell'Iss, Rocco Bellantone, ha espresso la sua preoccupazione per l'andamento disomogeneo della campagna vaccinale contro l'influenza e il Covid in Italia. Bellantone ha osservato che, mentre alcune regioni stanno avendo successo, altre stanno riscontrando gravi problemi. Ha attribuito queste difficoltà a una mancanza di informazioni da parte delle autorità e a problemi di distribuzione del vaccino in alcune aree.
In un'intervista rilasciata a Repubblica, Bellantone ha anche discusso l'alta prevalenza dei virus che quest'inverno ha costretto molti italiani a rimanere a casa. Ha sottolineato che la situazione non è eccezionale, ma piuttosto tipica, con un ceppo di virus molto diffuso che è incluso nel vaccino attualmente in uso. Ha anche notato che la gravità della situazione è simile a quella di epidemie passate, con un tasso di ospedalizzazione simile. Ha riconosciuto un aumento della circolazione del virus rispetto agli anni precedenti, ma ha sottolineato che non siamo molto lontani dai picchi osservati in altre stagioni.
Bellantone ha difeso il ruolo del Ministero, sostenendo che le Regioni dovrebbero essere i principali promotori della campagna vaccinale, non il Ministero, sottolineando che la sanità è gestita dalle Regioni.
Infine, Bellantone ha rimarcato l'importanza della vaccinazione per tutte le fasce d'età, ricordando che una persona di 65 anni dovrebbe considerare di vaccinarsi contro l'influenza, il Covid, lo pneumococco, l'herpes e pure anche contro il virus sinciziale! Ha avvertito che scegliere di non vaccinarsi potrebbe portare a malattie gravi o fastidiose. Ha anche sottolineato l'importanza della vaccinazione tra i giovani per interrompere il ciclo di contagio, nonostante la malattia sia pericolosa principalmente per gli anziani e i soggetti a rischio. Infine ha ricordato l'impatto economico di una malattia su coloro che devono rimanere a casa, non potendo recarsi al lavoro.