Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba non ha affatto gradito, definendosi  "indignato", il rapporto di Amnesty International che accusa l'esercito di Kiev di mettere in pericolo i civili creando basi e posizionando armi in aree residenziali, comprese scuole e ospedali. La reazione di Kuleba è anche motivata dal fatto che la Russia abbia utilizzato tale scusa per colpire aree civili dell'Ucraina, come è avvenuto anche il 9 marzo con l'attacco all'ospedale pediatrico di Mariupol. Anche il consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak, si è è particolarmente arrabbiato, accusando Amnesty International di partecipare alla campagna di disinformazione e propaganda russa per screditare l'esercito ucraino.

E mentre l'Aiea afferma che la centrale di Zaporizhzhia, in mano ai russi da poco tempo dopo dall'inizio dell'invasione, è fuori controllo, Mosca incolpa di ciò l'Ucraina.

"Non molto tempo fa, il 18 luglio - ha detto a New York Igor Vishnevetsky, vicedirettore del dipartimento per la non proliferazione e il controllo degli armamenti alla Conferenza di revisione del Trattato sulla non Proliferazione di armi nucleari - l'esercito ucraino ha attaccato ancora una volta la centrale nucleare di Zaporozhia per mezzo di droni. L'attacco è stato sferrato proprio nelle vicinanze, ad alcune decine di metri di strutture di importanza critica per la sicurezza dell'impianto. Solo per un caso fortunato, non ha causato danni alle apparecchiature critiche dell'impianto"."Poco dopo, il 20 luglio, l'Ucraina ha ripetuto gli attacchi di droni nei pressi della centrale nucleare, creando le condizioni per un disastro nucleare", ha aggiunto. "Questi sono solo alcuni esempi che mostrano che il regime di Kiev sta minacciando la sicurezza del suo territorio".

Ma la Russia, secondo un think tank occidentale, probabilmente usa la centrale nucleare di Zaporizhzhia per "giocare sui timori occidentali di un disastro nucleare in Ucraina". Inoltre, nello stesso rapporto, le forze russe si starebbero riorganizzando per prevenire la controffensiva ucraina nell'oblast di Kherson. 

Ma si parla anche di pace, con l'ex cancelliere tedesco Schroeder che afferma che la Russia sarebbe disponibile ad intrattenere negoziati. Lo ha detto al settimanale Stern e alle emittenti RTL e ntv. Schroeder, che ha incontrato Putin a Mosca a fine luglio, ha criticato la guerra, ma si è rifiutato di condannare il dittatore, che ancora definisce un caro amico. Secondo lui la svolta nell'accordo sul grano potrebbe gradualmente portare ad un cessate il fuoco.

Ma anche Zelensky si starebbe impegnando per arrivare ad un cessate il fuoco, che, in base ad una intervista ad un giornale cinese, il presidente ucraino spererebbe di ottenere con il tramite del presidente  Xi Jinping, con la Cina che potrebbe sfruttare la propria influenza politica ed economica come leva sulla Russia per fermare i combattimenti. "Sono sicuro che senza lo sbocco del mercato cinese, la Russia sarebbe in un completo isolamento economico", ha detto Zelensky. 

A seguito dell'invasione del 24 febbraio, questi i nuovi numeri con le perdite della Russia subite finora in Ucraina: 41.500 soldati, 1.789 carri armati, 4.026 veicoli corazzati da combattimento, 2.960 veicoli e serbatoi di carburante, 946 sistemi di artiglieria, 260 sistemi di lancio multiplo di razzi, 118 sistemi antiaerei, 191 elicotteri, 223 aeroplani, 742 droni e 15 imbarcazioni.