"La situazione militare non è cambiata in modo significativo oggi. Ma è stato davvero difficile. In realtà, il fatto che siamo in grado di dirlo nell'87° giorno di una guerra su vasta scala contro la Russia è già una buona notizia.La Russia ha inviato praticamente tutte le sue risorse per distruggerci. Nelle regioni russe si dice apertamente che la loro cosiddetta operazione speciale sia la causa della recessione economica, in particolare in settori come l'edilizia e molti altri. E anche il motivo dell'impoverimento delle persone, che potrebbe essere anche maggiore rispetto a quello degli anni '90.Aumento dei prezzi, svalutazione del reddito, distruzione di tutto il potenziale economico creato in Russia dagli anni 2000: tutto questo non ferma ancora gli invasori. Ma i costi colossali della guerra non li aiutano. E non li aiuteranno.La situazione nel Donbas è estremamente difficile. Come nei giorni precedenti, l'esercito russo sta cercando di attaccare Slovyansk e Severodonetsk.Le forze armate dell'Ucraina stanno contrastando questa offensiva. Ogni giorno che i nostri difensori impediscono alla Russia di concretizzare i propri piani offensivi, è un contributo concreto all'avvicinarsi del giorno desiderato da tutti aspettiamo e per cui lottiamo, il giorno della vittoria.E nessun attacco russo - né con i missili nella regione di Rivne, né con l'artiglieria nella regione di Kharkiv o Sumy, né con tutte le armi possibili nel Donbass - darà alla Russia alcun risultato".

Dopo aver avuto ragione della resistenza da parte degli ultimi combattenti ucraini a Mariupol, la Russia sta producendo il massimo sforzo militare nell'oblast di Luhansk, una delle due province del Donbass, per impossessarsi del territorio dell'intera regione.

E allo stato attuale delle cose, il consigliere di Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha escluso che l'Ucraina potrà mai accettare un cessate il fuoco ed alcun accordo con Mosca che preveda la cessione di territorio. "Fare concessioni si ritorcerebbe contro l'Ucraina perché la Russia reagirebbe più duramente dopo qualsiasi interruzione dei combattimenti", ha dichiarato Podolyak alla Reuters, aggiungendo che dopo le concessioni la guerra non si fermerebbe, ma sarebbe solo messa in pausa per un po' di tempo, con la Russia che poi inizierebbe una nuova offensiva, ancora più sanguinosa e ancor più su larga scala.

A supportare lo sforzo militare del proprio esercito, secondo quanto riferito oggi dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine, Mosca ha schierato lanciamissili balistici a corto raggio Iskander-M nell'oblast di Belgorod, a pochi chilometri a nord di Kharkiv, tramite cui è capace di colpire almeno metà del territorio ucraino.

E per contrastare il nuovo sforzo bellico russo Zelensky chiede ai 40 ministri della Difesa che lunedì si riuniranno virtualmente per discutere di un ulteriore sostegno militare all'Ucraina, l'invio di ulteriori lanciarazzi MLRS che, a suo dire, potrebbero diventare un punto di svolta nella guerra nel Donbass:

"Ci appelliamo a tutti i paesi affinché forniscano sistemi MLRS, grazie ai quali l'Ucraina potrà prendere l'iniziativa e liberare il suo territorio", ha dichiarato il presidente ucraino.

Questo l'ultimo bollettino fornito dall'Ucraina sulle perdite russe dal 24 febbraio: 29.050 soldati  (+200),1.285 carri armati  (+16), 3.141 veicoli corazzati per il trasporto di personale (+25), 2.194 veicoli e cisterne per il carburante (+16), 599 sistemi di artiglieria (+3), 201 sistemi di lancio multiplo di razzi, 93 sistemi di difesa antiaerea, 170 elicotteri (+1), 204 aerei, 470 UAV (+8) e 13 imbarcazioni.


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