ARPAISE (Bn) –  (Ernesto Genoni) - Arpaise, è un piccolo comune del beneventano, a ridosso del confine con la provincia di Caserta. Presenta una spiccata vocazione agricola da sempre. Qui, come altrove in questo momento storico, c’è bisogno di  maggiori opportunità di lavoro. Tra le mie azioni che propongo come futuro amministratore di questa comunità, c’è quella di tutelare la produzione di prodotti nel settore agro-alimentare. Sono estremamente convinto che si può tutelare il settore agricolo, attraverso la formazione di tanti giovani, ad un lavoro che oserei definire sacro per traghettare il mondo agricolo attraverso un rinnovato protagonismo per i giovani. 

Proprio in questi giorni sono stati assegnati fondi a imprese, dal Ministero dell’  “Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste” bando finalizzato ad incentivare il mondo dell’Agricoltura per le attività sostenibili con tutte le ricadute lavorative.

È fondamentale che ogni piccolo comune con i suoi produttori agricoli restino attori principali del settore. Sono gli agricoltori, infatti, i custodi del nostro territorio e dell'immenso patrimonio agroalimentare e forestale del nostro Paese.

Ad inizio secolo scorso Arpaise, contava circa 1900 abitanti. Ma man mano, con la modernità e il distacco dai campi, dall’allevamento e dalla zootecnia – con una supertfice agricola di oltre 100 ettari - nel 1960 Arpaise passò a contare circa 1000 abitanti. Oggi addirittura arriva a contarne circa 700, meno della metà del 1901, a causa della migrazione per carenza di lavoro, e del dannato calo demografico.

Ad Arpaise poi, non bisogna trascurare le attività sportive. Penso che bisogna incentivare soprattutto il calcio, visto lo storico attaccamento della comunità giovanile, è notorio che la società calcistica A.S.D. Polisportiva Arpaise ha militato nel campionato di seconda categoria della regione Campania.

L’attività politica per l’amministrazione di un comune – così l’Avv. Arnaldo Gadola vice segretario nazionale del partito PPA (Pensiero Azione Popolo Partite IVA)  – prima di conoscere per attuarla, bisogna amarla ed averla nel sangue, insieme soprattutto alle capacità, alle idee e al  savoir faire  che servono a chi intende migliorare la cosa pubblica e il benessere della comunità.