Riconosco alla premier Giorgio Meloni la geniale abilità nell’allestire il suo Circo governativo, ingaggiando clown (per sollazzare gli spettatori e distrarli dai flop del programma elettorale), trapezisti (per tenere con il fiato sospeso gli italiani svolazzando qua e là nel tendone politico), illusionisti (per continuare a turlupinare i gonzi che l'hanno votata), mistificatori (per contraffare la realtà e nascondere le magagne del governo), cialtroni (per magnificare il nulla del governo Meloni).

Con queste comparse che si alternano nell’arena circense, Giorgia Meloni può continuare a fingere di governare per il bene degli italiani, anche approfittando della inettitudine e dappocaggine delle opposizioni.

In questo contesto, il Circo Meloni si muove con disinvoltura per fortificare il gap a danno dei poveri, dei contribuenti, dei cittadini onesti, di coloro che rispettano la Costituzione, etc. etc.

Replicando alle critiche di Bankitalia su alcuni capitoli della manovra la premier Meloni è stata tranchant: “le nostre sono scelte politiche!”

Ora, poiché Bankitalia ha semplicemente evidenziato come provvedimenti quali l’innalzamento del tetto del contante e la cancellazione dell’obbligo di accettare pagamenti con il POS rischierebbero di favorire l’evasione fiscale, non occorre molta fantasia per dedurre, dalle parole della signora Meloni, che la scelta politica del governo sia chiara: non ostacolare l’evasione.

Coerenti con questa linea politica sono i tentativi del Circo che da settimane si scervella per studiare con quali armi colpire l’e-commerce.

Già, perché il nemico del governo è diventato l’e-commerce, colpevole di non vendere per contanti ma solo con la moneta elettronica che non genera evasione, e perfino di emettere fattura per ogni transazione.

Al momento l’idea prevalente dei castigatori circensi sarebbe quella di penalizzare l’e-commerce con un balzello green, da applicare sul costo del trasporto, adducendo la ridicola motivazione che “i mezzi dei corrieri che consegnano i prodotti venduti in e-commerce inquinerebbero l’aria delle città”.

Ohibò! Ma i corrieri quando consegnano tutte le merci non vendute tramite e-commerce utilizzano forse  i tricicli?

È lecito supporre, perciò, che gli obiettivi di questa guerra dichiarata siano altri: dissuadere i clienti con il balzello sul costo del traporto, limitare di conseguenza il business e-commerce, dirottare parte di queste vendite al commercio locale che, seguendo le scelte del governo su contante e POS, potrà aumentare la liquidità disponibile in contanti da gestire senza vincoli e controlli.