Il problema dell’occupazione abusiva delle case e degli altri immobili ha assunto specialmente nelle grandi città caratteristiche tanto endemiche che in assenza di una normativa chiara ed efficace può costituire un’autentica bomba sociale. Nel capoluogo etneo negli ultimi anni tale fenomeno si registra prevalentemente nel centro storico, nel quale immobili, la cui costruzione risale a secoli precedenti, vengono invasi da soggetti, per lo più stranieri, privi di una fissa dimora, i quali, profittando di un’assenza prolungata dei proprietari o addirittura del loro decesso, senza che vi siano eredi, decidono procacemente di invadere edifici senza averne diritto, oppure, se costituiscono un regolare contratto di locazione, non pagano i previsti canoni mensili infischiandosene delle ingiunzioni di sfratto. Ciò trascina i proprietari ad estenuanti battaglie legali, i cui tempi biblici talvolta esasperano gli animi con atti inconsulti. A farsi portavoce di un crescente malcontento è Giuliano Castorina, promotore del comitato “Ridateci casa nostra”, il quale ha indetto una manifestazione per lunedì 26 giugno alle ore 19:00, in via D’Amico 117, per sensibilizzare le istituzioni locali e nazionali verso comportamenti lesivi della Costituzione e delle altre leggi vigenti in materia di proprietà privata. “Ogni giorno si perpetra un reato: questa gente ingrata e crudele si rifiuta di pagare né condominio, né bolletta della luce, né un minimo affitto simbolico e vuole restare per forza dentro casa, come se fosse la loro. – ha chiosato Castorina – Questi signori cambiano serrature e si comportano da residenti cambiando gestore dell’elettricità senza permesso del titolare. Costoro, anziché fare i bagagli, manifestano la volontà di rompere tutto noncuranti delle denunce nei loro confronti testimoniando una cattiveria e un’arroganza illimitata nonché la volontà di continuare a non pagare nulla. Basta sfruttamento!”. Il drammatico sfogo di Giuliano Castorina vuol rappresentate un invito ad amici, clienti e associazioni per riappropriarsi di casa propria e dei propri sacrifici. Dare un posto di lavoro non può diventare un pretesto per perdere casa e affitti. La manifestazione “Ridateci casa nostra” sarà aperta a tutti coloro, i quali desiderano riprendersi quanto spetta loro di diritto, senza essere defraudato con false insinuazioni e ripicche varie. L’invito è altresì esteso alle istituzioni, alle forze dell’ordine, alle televisioni nazionali e locali nonché ai vari programmi d’inchiesta delle principali reti statali e private per segnalare uno scempio del tutto inaccettabile. Gli interessati possono ottenere ulteriori informazioni contattando Giuliano Castorina direttamente al suo profilo Facebook oppure visitando la pagina “Ridateci casa nostra e ciò che può essere la mia/ns attività”.