Sono con Sassuolo e Inter le prossime due sfide che dovrà affrontare la Juventus in Serie A, mentre sarà con il Bologna la gara conclusiva di questo campionato. 

Considerando che il Sassuolo è in corsa per un posto in Europa e che l'Inter non vorrà certo fare un favore ai bianconeri, è assolutamente logico ritenere che la Juventus il prossimo anno non solo non parteciperà alla Super League, ma neppure alla Champions League.

Infatti, dopo la sconfitta di ieri subita all'Allianz Stadium ad opera del Milan, vittorioso per 3-0, la Juventus è adesso al quinto posto in campionato con 69 punti, 1 in meno del Napoli (quarto) e 3 in meno di Atalanta e Milan, al secondo e terzo posto.

La prima rete del Milan arriva allo scadere del primo tempo con un tiro di Brahim Diaz che si infila sotto la traversa. Nella ripresa è Rebic, subentrato a Ibrahimovic, a segnare la rete del raddoppio  al 78' infilando la pall aall'incrocio dei pali. Infine, quattro minuti dopo arriva il terzo gol di Tomori, di testa.

Ma non va dimenticato che il risultato avrebbe potuto essere anche molto più pesante per la Juventus se, al 58', Kessie non avesse deciso di sprecare un rigore con una trasformazione a dir poco imbarazzante, considerando quanto da lui fatto vedere in passato, e se il Milan non si fosse accontentato di controllare la partita. In Premier League o in Bundesliga, la Juventus di ieri avrebbe portato a casa altrettante reti oltre alle tre subite.

La squadra di Pirlo è stata inguardabile... in tutti i reparti, difesa compresa, nonostante giocasse Chiellini e Bonucci fosse in panchina.

«Avevo visto la squadra bene questa settimana - ha dichiarato l'allenatore della Juventus nel dopo gara -. Ci eravamo allenati con la giusta concentrazione ed eravamo convinti di poter fare una grande partita. Invece così non è stato, dopo alcuni episodi ci siamo disuniti e tante cose non hanno funzionato. Sapevo che avremmo incontrato delle difficoltà, ma ora dobbiamo uscirne tutti insieme. Ci deve essere sempre orgoglio nel vestire questa maglia e certe prestazioni non ci devono essere. Avevo un progetto diverso in testa, ho cercato di lavorare secondo certi principi, a volte ci siamo dovuti adattare, ma sono convinto di avere un'ottima squadra a disposizione. Se qualcosa non è andata per il verso giusto, me ne assumo le responsabilità».

Di segno opposto le dichiarazioni a commento della partita del Milan da parte di Pioli, che ha definito i suoi giocatori come «vicini alla perfezione». 

Ad assistere all'incontro, o meglio al disastro, il presidente Andrea Agnelli e il cugino John Elkann, con degli sguardi increduli che dicevano molto di più di qualsiasi dichiarazione.

Questo è il bilancio della stagione bianconera: Andrea Pirlo si è dimostrato un allenatore disastroso; la squadra non solo ha perso lo scudetto ed è stata eliminata dalla  Champions League, ma rischia di non andare in Champions; come se non bastasse, anche nel caso riuscisse a qualificarsi per il massimo torneo europeo, c'è poi la spada di Damocle dell'Uefa che vuol sanzionare i tre club che hanno aderito alla Super League senza poi uscirne addolorati e contriti come gli altri 9 che avevano partecipato al progetto come soci fondatori: non è fuori luogo prevedere una squalifica dai tornei europei per Real Madrid, Barcellona e Juventus. I bianconeri quest'anno si sono dovuti accontentare della Supercoppa e della possibilità di vincere la Coppa Italia... Atalanta permettendo.

Se poi a questo dobbiamo aggiungere che la rosa attuale, in parte in disarmo per ragioni di età ed in parte forse sopravvalutata in alcuni elementi, non pare affatto da Juventus, compreso Ronaldo che adesso è poco più di un giocatore normale, e che il bilancio e le previsioni future non consentono di poter fare spese folli per rinforzare la squadra, la stagione 2020/2021 potrebbe diventare un vero e proprio incubo per Andrea Agnelli di cui adesso tutti, ma proprio tutti, chiedono le dimissioni.