Serie A, Bologna-Verona 2-3: Dominguez super, ma Pobega e Castro sgambettano Italiano
Nel posticipo della 18esima giornata di Serie A che chiude il 2024 il Verona espugna Bologna battendo 3-2 gli emiliani. Al Dall'Ara è una gara ricca di emozioni, ribaltoni e nervosismo. Al gol dei felsinei di Dominguez (20') la risposta degli Scaligeri arriva nel finale del primo tempo, con Sarr prima (38') e Tengstedt poi (45'+2') a ribaltare il match. Nella ripresa, aperta col rosso diretto per Pobega (51') per fallo di reazione su Duda, un'altra rete di Dominguez (58') riequilibra la sfida prima dell'autogol di Castro (88') che regala la vittoria a Zanetti che porta a casa tre punti importanti in ottica salvezza.
Serie A, Como-Lecce 2-0: Nico Paz e un super Cutrone fanno felice Fabregas
Il primo posticipo della 18ª giornata di Serie A sorride al Como, vincente 2-0 al Sinigaglia sul Lecce. A regalare il successo ai Lariani sono le reti nella ripresa di Nico Paz e Cutrone, in una serata piena d’emozioni per i due gioielli della squadra di Fabregas. L’argentino si fa parare un rigore da Falcone nel primo tempo, mentre l’ex Milan colpisce due legni e si vede annullare un gol per fuorigioco di Fadera. Lecce scavalcato in classifica.
Juventus, Napoli in pole per Danilo ma piace anche al Milan. Intanto lui posta sui social
Con un primo posto in classifica ritrovato in coabitazione con l’Atalanta, il Napoli punta ora a rafforzarsi ulteriormente nel mercato di gennaio per candidarsi con ancora più autorità allo scudetto. Operazioni in entrata, ma anche in uscita, per concedere spazio a quei giocatori che finora sono stati poco utilizzati. Come Zerbin, in trattativa col Venezia per un prestito con obbligo di riscatto, o Folorunsho, per cui si trattando con la Fiorentina sulla base di un prestito con diritto di riscatto, o Rafa Marin, individuato da Fabregas come rinforzo per il suo Como. Affari che gli azzurri non concluderanno, però, prima di trovare un sostituto.
E in difesa il nome che circola ormai da settimane è quello di Danilo. Il brasiliano non è partito con la Juve per l’Arabia Saudita dove si giocherà la Supercoppa Italiana ed è stato sostanzialmente messo fuori rosa, ulteriore segnale di come non rientri ormai più nei piani del club e di Thiago Motta. Il classe ’91 ha chiesto di essere liberato gratis per scegliere con calma la sua prossima destinazione e non c’è solo il Napoli interessato: l’ex City, infatti, piace anche al Milan e potrebbe essere inserito in un più ampio discorso che riguarda anche Tomori, sebbene la cessione dell’inglese sia stata per il momento bloccata con l’arrivo di Sergio Conceiçao sulla panchina rossonera. Intanto Danilo, non partito con la squadra di Thiago Motta, si gode le vacanze sulla neve. Il giocatore ha postato alcuni scatti sui social, sottolineando tutta la “serenità” che lo accompagna in questi giorni e mostrando di essere sicuramente in forma fisicamente. “Reset, restart, refocus” cita anche il brasiliano che ha voluto ancora una volta testimoniare il suo affetto per il club bianconero con un conclusivo “Forza Juve”.
Milan, Ibrahimovic: “Fonseca esonerato subito, sbagliato mandarlo in conferenza. Conceiçao ha le idee chiare”
Nel giorno della presentazione di Sergio Conceiçao come nuovo tecnico del Milan, Zlatan Ibrahimovic non si tira indietro nel chiedere scusa per quanto successo nelle ore che hanno preceduto l’esonero di Paulo Fonseca: “L’esonero è stato deciso subito dopo la partita, abbiamo sbagliato a mandarlo in conferenza e chiedo scusa ai tifosi”. E ha sottolineato: “Voglio ringraziare Paulo Fonseca per quello che ha fatto, per il professionista che è, per il tempo che è stato qua: massimo rispetto per lui. I motivi dell’esonero? Non è riuscito ad avere continuità con i risultati e quando sei il Milan i risultati sono fondamentali. Siamo i primi a non essere soddisfatti e non lo saremo fin quando non raggiungeremo i nostri obiettivi. Il primo è la Supercoppa. La responsabilità non è solo dell’allenatore, ma è condivisa con tutti. Nel bene e nel male un club come il Milan è sempre preparato al prossimo step”.
Milan, Conceicao: “Se sono qui significa che qualcosa non è andato bene”
“Se sono qui significa che qualcosa non è andata bene”. Si presenta così Sergio Conceicao come nuovo allenatore del Milan. “Non potevo dire no, essere qui è un orgoglio e un passo in avanti nella mia carriera”, sottolinea il portoghese, che debutterà in Supercoppa. Ibrahimovic invece fa mea culpa: “L’esonero di Fonseca è stato deciso subito dopo la partita, abbiamo sbagliato a mandarlo in conferenza e chiedo scusa ai tifosi”.
Mourinho: “Avrei dovuto lasciare la Roma dopo Budapest”
“Avrei dovuto lasciare la Roma dopo la finale di Budapest”. José Mourinho torna a parlare del suo addio ai giallorossi ma non solo. “Prima di lasciare Roma ho comprato quattro biglietti – ha detto l’attuale tecnico del Fenerbahce in un’intervista al Corriere dello Sport. Ero in hotel con i miei assistenti che mi dissero: “Mister, meriti di salutare i tifosi e i tifosi meritano di salutare te. Andiamo”. Ci ho pensato qualche ora, poi ho temuto che mi avrebbero accusato di voler disturbare e io non faccio queste, mai. Non ho più visto giocare la Roma, l’Inter sì”. Un pensiero per Bove, che lui stesso ha fatto esordire alla Roma quando era un ragazzino: “Bove è come me. Nessuno gli ha regalato niente. Ha esordito con me perché abbiamo principi simili, anche se uno ha vent’anni e l’altro sessanta”.
Napoli, Raspadori mezzala convince: resta?
Giacomo Raspadori non si muove da Napoli. Nel corso della sfida giocata contro il Venezia, il classe 2000 è stato inserito in un ruolo inedito: quello di mezzala. L’ex Sassuolo ha infatti preso il posto di Anguissa al 70′. Risultato? Gol vittoria al 79′. Una posizione, quella nella quale Conte ha schierato Raspadori, inedita ma che sembra convincere l’allenatore azzurro: “Ci sto lavorando come interno di centrocampo – ha spiegato nel post partita Conte – È coinvolto nel progetto e ci dà quella qualità e quei gol che ci servono per vincere queste partite”. Dopo 18 giornate di campionato, Raspadori ha giocato 9 partite (delle quali solo due dall’inizio) con un gol, realizzato proprio nella giornata di ieri contro il Venezia.