Nel ricordare l'approssimarsi del Natale, il Papa ha invitato a pensare alla festa non in un clima di consumismo - vedere cosa posso comprare per fare questo e quest’altro - e di festa mondana, perché facendo in questo modo "Gesù passerà e non lo troveremo".

A partire dall'Avvento, Francesco ha chiesto ai fedeli di «stare svegli e pregare. Il sonno interiore nasce dal girare sempre attorno a noi stessi e dal restare bloccati nel chiuso della propria vita coi suoi problemi, le sue gioie e i suoi dolori, ma sempre girare intorno a noi stessi.

E questo stanca, questo annoia, questo chiude alla speranza. Si trova qui la radice del torpore e della pigrizia di cui parla il Vangelo.

L’Avvento ci invita a un impegno di vigilanza guardando fuori da noi stessi, allargando la mente e il cuore per aprirci alle necessità della gente, dei fratelli, al desiderio di un mondo nuovo.

È il desiderio di tanti popoli martoriati dalla fame, dall'ingiustizia, dalla guerra; è il desiderio dei poveri, dei deboli, degli abbandonati. Questo tempo è opportuno per aprire il nostro cuore, per farci domande concrete su come e per chi spendiamo la nostra vita.»


Dopo la preghiera, Papa Francesco ha voluto ricordare la guerra in Siria che dura ormai da otto anni, e aderendo all’iniziativa di “Aiuto alla Chiesa che Soffre”, ha acceso un cero, unendosi ai tanti bambini nel mondo oggi impegnatisi nel fare altrettanto.

«Questa fiamma di speranza e tante fiammelle di speranza - ha detto il Papa - disperdano le tenebre della guerra! Preghiamo e aiutiamo i cristiani a rimanere in Siria e in Medio Oriente come testimoni di misericordia, di perdono e di riconciliazione.

La fiamma della speranza raggiunga anche tutti coloro che subiscono in questi giorni conflitti e tensioni in diverse altre parti del mondo, vicine e lontane. La preghiera della Chiesa li aiuti a sentire la prossimità del Dio fedele e tocchi ogni coscienza per un impegno sincero a favore della pace. E che Dio, nostro Signore, perdoni coloro che fanno la guerra, coloro che fanno le armi per distruggersi e converta il loro cuore. Preghiamo per la pace nell’amata Siria.»