La spada di Damocle degli aumenti che grava sulla testa dei cittadini del versante est della Capitale si mostra ancora minacciosa.

Così come avvenuto a fine 2018, a poche ore dal ripristino delle vecchie tariffe il nodo sul congelamento o meno degli aumenti autostradali non è stato ancora sciolto.

Domani, infatti, l'inizio del mese di marzo potrebbe coincidere con il ripristino delle tariffe dei mesi scorsi, con relativo rincaro dei pedaggi.

Trapelano però notizie incoraggianti: pare che durante l'incontro tra il Ministero delle Infrastrutture e i responsabili della società che gestisce i tratti autostradali, svoltosi lo scorso 26 febbraio, si sia deciso per la proroga del blocco degli aumenti almeno fino al 30 giugno.

I Sindaci e i rappresentanti locali, impegnati in questi mesi in una dura battaglia, non mollano. Non è certo questa eventuale proroga che può mettere fine alle loro richieste.

C'è da affrontare poi il nodo della sicurezza, senza abbassare la guardia ora che il clamore mediatico suscitato dal servizio de Le Iene sembra scemare.

Intanto i cittadini di Lazio e Abruzzo attendono, un po' come i bambini fanno con Babbo Natale. Arriverà il regalo della proroga del blocco degli aumenti? Tutti sperano di sì, ne va della credibilità di molti.