Anche Boris Johnson va a Kiev per incontrare Zelensky
Dopo aver incassato la promessa di un sostegno umanitario da 10 miliardi di euro, partecipando in remoto all'evento "Stand Up For Ukraine" organizzato dalla Commissione europea, dal Canada e dall'organizzazione internazionale Global Citizen, questo sabato il presidente ucraino Zelensky, che ieri aveva incontrato i vertici della Commissione Ue e il premier sloveno, ha ricevuto a Kiev la visita del cancelliere austriaco Karl Nehammer e quella (a sorpresa) di Boris Johnson.
Il premier britannico ha promesso che il suo Paese invierà all'Ucraina 120 veicoli corazzati e nuovi sistemi missilistici antinave.
"È grazie alla leadership risoluta del presidente Zelensky e all'eroismo invincibile e al coraggio del popolo ucraino che gli obiettivi mostruosi di Putin vengono vanificati", ha detto Boris Johnson al termine dell'incontro.
Ma non è tutto ciò che il Regno Unito fornirà a Kiev. Secondo quanto riportato da Downing Street, la Gran Bretagna garantirà all'Ucraina ulteriori 500 milioni di dollari in prestiti della Banca Mondiale - previa approvazione parlamentare - portando le garanzie fino ad un miliardo, mitigando anche i dazi doganali sulle merci provenienti da quel Paese.
Dopo l'incontro, il presidente dell'Ucraina ha nuovamente riproposto il mantra ben noto dell'Occidente che deve aumentare le sanzioni contro la Russia, imponendo un embargo completo sulle fonti energetiche vendute da Mosca, ed aumentare l'invio di armi a Kiev.
Zelensky ha poi anche dichiarato di aver aggiornato Johnson sui colloqui di pace in corso con la Russia e sulla convinzione dell'Ucraina che qualsiasi accordo dovrà comunque includere solide garanzie di sicurezza per il suo Paese, auspicando in tal senso un ruolo chiave da parte di Londra.
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