Sommer: “Inter, che delusione a Madrid. Ma il calcio è questo”

“È dura, veramente dura, perché abbiamo avuto diverse occasioni per segnare più gol. Anche loro potevano fare di più, ma questo è il livello della Champions che è sempre più alto. Alla fine ci è mancata un po’ di fortuna”. Così il portiere dell’Inter Yann Sommer commenta ai microfoni di Prime Video l’eliminazione in Champions League per mano dell’Atletico Madrid. “È mancata tanto così, c’è grande delusione ma siamo una squadra forte. Il calcio però è così e bisogna accettarlo”, ha aggiunto. “Ora di concentriamo sul campionato, abbiamo un obiettivo importante da raggiungere. Ma resta la delusione di stasera”, ha concluso il portiere svizzero.


Sorteggio Champions: ai quarti l’Italia resta sul divano

Il Borussia Dortmund e l’Atletico Madrid completano il quadro delle squadre qualificate ai quarti di finale dell’edizione della Champions League 2023/24. Queste le otto formazioni che venerdì alle 12 saranno nell’urna di Nyon per il sorteggio dei quarti (andata 9-10 aprile, ritorno 16-17 aprile) e gli accoppiamenti delle semifinali (30 aprile e 1 maggio l’andata, ritorno 7 e 8 maggio): Arsenal (Ing), Atletico Madrid (Spa), Barcellona (Spa), Bayern Monaco (Ger), Borussia Dortmund (Ger), Manchester City (Ing), Psg (Fra), Real Madrid (Spa).


Ahi Inter: fuori ai rigori con l’Atletico Madrid, addio Champions

Inter, stavolta Madrid non fa rima con festa: beffa atroce, ai rigori passa l’Atletico Madrid dopo il 2-1 dei 120′. La battaglia di Champions è del Cholo e al Metropolitano di Madrid è l’Atletico a entrare tra le Magnifiche Otto d’Europa, ai quarti di finale della coppa più importante. L’Inter di Simone Inzaghi, che ha tremato per buoni tratti della partita ma alla fine stava tenendo a galla la qualificazione, si è arresa dagli undici metri. Dopo i gol nei regolamentari di Dimarco (33′), Griezmann (35′) e Depay (87′) per il 2-1 dei tempi regolamentari (a San Siro era finita 1-0 per i nerazzurri), nei supplementari non arrivano altre reti e la sfida si decide ai rigori. Inizia Calha e non tradisce, Depay non s’inceppa neanche dal dischetto, Sanchez e Saul si fanno ipnotizzare dai portieri, Oblak concede il bis su Klaassen, Riquelme centra l’angolino, Acerbi e Correa fanno gol, capitan Lautaro la sparacchia alle stelle e con il pallone anche i sogni dell’Inter, eliminata.


Simeone si gode l’Atletico: “La nostra gente ci ha trascinato”

“Abbiamo un vantaggio, la nostra gente. Lo stadio era pieno, venivano da due partite brutte ma la gente c’era e ci ha sostenuto. I giocatori lo sentono, a loro fa bene questo sostegno e abbiamo giocato una grandissima partita contro una squadra fortissima, con velocità di gioco, due centravanti incredibili”. Così il tecnico dell’Atletico Madrid Diego Simeone dopo la vittoria sull’Inter ai rigori e la conquista dei quarti di Champions. “Abbiamo avuto un piano, la squadra l’ha seguito anche sotto di un gol. Abbiamo gestito bene le forze e abbiamo retto fino alla fine. I rigori questa volta sono andati dalla parte nostra”.


Inzaghi: “C’è delusione ma resto orgoglioso di questa Inter”

Fuori agli ottavi di finale. Certamente non era questo l’epilogo che Simone Inzaghi si era immaginato per la sua Champions League dopo la finale raggiunta lo scorso anno. A condannare l’Inter sono la partita del Civitas Metropolitano, le occasioni fallite nel doppio incontro e ovviamente i rigori, in un ordine di importanza difficile da stabilire a caldo. L’allenatore commenta così la partita: “C’è delusione per tutta la famiglia, dalla società ai tifosi. Ai ragazzi ho detto che devono essere orgogliosi perché non avevamo mai perso finora in Champions League. Probabilmente dovevamo fare meglio, soprattutto nel secondo tempo. Abbiamo sbagliato tanto, però ora non si molla un centimetro. Devono essere fieri”.

Gli animi in casa interista sono ovviamente affranti dopo la partita, per un obiettivo che sfuma anzitempo nel momento migliore della stagione a livello di risultato: “All’andata si poteva fare qualcosina di più – ammette Inzaghi -. La partita oggi è stata fatta, dovevamo tenere di più il vantaggio e invece hanno segnato subito. La squadra non è abituata a perdere, la sconfitta deve bruciare perché avevamo vinto l’andata. Sono super orgoglioso di allenare questa squadra ed è un dispiacere per tutti noi, ma ora ci mancano dieci partite di campionato. I particolari fanno la differenza, ai supplementari abbiamo avuto tre occasioni”.


Borussia ai quarti di Champions: 2-0 al Psv, gol di Sancho e Reus

La squadra di Terzic domina il primo tempo grazie anche al gol segnato da Sancho dopo soli 3′. Il Dortmund ci prova a ripetizione con Malen, Brandt e Fullkrug ma il raddoppio non arriva. Nella ripresa un PSV più coraggioso spaventa i tedeschi con il palo di Lozano e un paio di conclusioni di Bakayoko e De Jong. A Fullkrug viene annullato il raddoppio per fuorigioco. Al 95′ segna ancora Reus per il 2-0 finale. Dortmund ai quarti.


Uefa: procedimento disciplinare per De Laurentiis per lite con Sky

L’Uefa ha aperto oggi un procedimento disciplinare contro il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, per la sfuriata avvenuta in diretta contro Sky durante un’intervista a Matteo Politano, con il giocatore a bordo campo a Barcellona, alla vigilia del match di Champions, pronto a rispondere alle domande dell’intervistatore. Un comportamento che è stato condannato dall’emittente televisiva, ma che ha attirato evidentemente l’attenzione anche dell’organismo che governa il calcio europeo, rimasto negativamente colpito dall’atteggiamento di Adl. Il procedimento cita l’articolo 11 del regolamento dell’Uefa, con riferimento (al comma 2b del medesimo articolo) anche alla violazione delle regole basilari di condotta e decenza.



Tudor, Scaloni e Conceicao: chi nella Lazio del dopo Martusciello?

Il Caronte della Lazio resta Giovanni Martusciello, per ora fino a Frosinone. Sarri, dimissionario, ha trovato un accordo consensuale con Lotito, prevede la riscossione dello stipendio fino a giugno, l’ultimo anno di contratto è stato strappato, pesava per 4 milioni netti più bonus, al doppio per la Lazio. Allo staff non ha chiesto di presentare le dimissioni per tutelarlo fino alla scadenza del 2025. Martusciello, 300 mila euro di ingaggio netti, martedì sera aveva assicurato a Lotito la volontà di andare avanti, anche fino a giugno. Il resto dello staff, dopo una notte di riflessione, prima ha garantito la sua presenza solo fino a sabato, poi ha iniziato a trattare la risoluzione dei contratti, consentirà di incassare una buonuscita.

Lotito e Fabiani, scrive oggi il Corriere dello Sport, proseguiranno con Martusciello finché non annunceranno il vero successore di Sarri. L’idea della soluzione ponte fino a giugno è naufragata nella notte tra martedì e mercoledì. Presidente e direttore sportivo sono a caccia di una soluzione definitiva, che garantisca alla Lazio un allenatore permanente almeno fino a giugno 2025.

La rosa dei nomi sembra essersi ristretta a tre profili: Tudor, Scaloni e Conceiçao. Da sempre l’ultima parola sugli allenatori spetta al presidente. Tre-quattro giorni di tempo, questa è la scadenza che dovrebbe portare alla svolta. Il ct campione del mondo è una soluzione caldeggiata da Lotito, c’è già stato un contatto, ma a fine novembre ha rinnovato fino al 2026 con l’Argentina. Se la scelta si sposterà a luglio, occhio a Gilardino (Genoa).