La giunta regionale ha approvato la legge di bilancio per il triennio 2017 - 2019. Maroni ha lamentato tagli per 400 milioni da parte del Governo, salvo poi annunciare un piano straordinario di 500 milioni per la sanità. In esso dovrebbero starci sia gli investimenti per l'acquisto di nuove apparecchiature, sia la costruzione di almeno due nuovi ospedali (uno per Busto Arsizio e Gallarate e uno a Milano al posto degli attuali San Carlo e San Paolo). Oltre a ciò la giunta ha promesso un impegno sulle liste d'attesa, per l'assunzione di personale in più e per una nuova, non precisata, manovra sui ticket. Questo annuncio arriva dopo la notizia che il Governo ha aumentato di due miliardi il fondo sanitario nazionale, ha aggiunto risorse per i nuovi Livelli essenziali di assistenza e ha rifinanziato la legge sull'edilizia sanitaria.
Solo accennate, invece le altre cifre, tra cui spiccano la voce per le infrastrutture (450 milioni) e il trasporto pubblico regionale e locale (410 milioni). Vengono stanziati 54 milioni per il fondo sociale regionale che difficilmente diverranno 70 nel corso dell'anno, com'era stato negli anni scorsi. Secondo Maroni, se il Governo non avesse tagliato risorse alle Regioni, la Lombardia avrebbe potuto togliere i ticket e abolire il bollo auto. Basti dire che la tassa di circolazione vale per Palazzo Lombardia ben 900 milioni di euro l'anno e che, peraltro, le Regioni non hanno la facoltà di cancellarla.
Maroni lamenta tagli insostenibili e poi annuncia piani straordinari per centinaia di milioni: c'è qualcosa che non torna. La realtà è che il Governo ha stanziato due miliardi in più per la sanità e la Lombardia utilizzerà la sua quota. Ormai è chiaro che il presidente accusa il governo per giustificare il fatto che non abolirà i ticket sanitari e non cancellerà il bollo auto.