Nell'Angelus odierno, a commento del passo del Vangelo di Marco che oggi si è letto durante la Messa, Papa Francesco ricorda che a Gesù "non interessano i sondaggi e le chiacchiere della gente."

Il commento del Papa va inteso come se fosse anche una sua dichiarazione alle continue diatribe, interne ed esterne alla Chiesa, che quasi giornalmente lo vedono protagonista, nonostante il suo impegno a non alimentarle? Non è da escludere.

Specialmente quando poi afferma che la missione di Gesù "si compie non nella strada larga del successo, ma nel sentiero arduo del Servo sofferente, umiliato, rifiutato e crocifisso.

Allora può capitare anche a noi, come a Pietro, di protestare e ribellarci perché questo contrasta con le nostre attese, con le attese mondane. In quei momenti, anche noi meritiamo il salutare rimprovero di Gesù: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini.»"

Ed il Papa conclude poi la sua riflessione ricordando ai fedeli che "la professione di fede in Gesù ... chiede di essere autenticata da scelte e gesti concreti, da una vita improntata all'amore di Dio, di una vita grande, di una vita con tanto amore per il prossimo. Gesù ci dice che per seguire Lui, per essere suoi discepoli, bisogna rinnegare sé stessi, cioè le pretese del proprio orgoglio egoistico, e prendere la propria croce."

Dopo l'Angelus, il Papa ha ricordato la sua visita pastorale di ieri in Sicilia in occasione del 25° anniversario della morte del Beato Pino Puglisi.

"Ringrazio di cuore le Autorità civili - ha detto Francesco - ed ecclesiastiche e tutte le persone che hanno contribuito a rendere possibile questo viaggio. Ringrazio i bravi piloti dell’aereo e dell’elicottero.

Ringrazio in particolare i cari vescovi Rosario Gisana e Corrado Lorefice per il loro eccellente servizio pastorale. Ringrazio i giovani, le famiglie e tutto il meraviglioso popolo di questa bellissima terra di Sicilia, per la loro calorosa accoglienza.

L’esempio e la testimonianza di don Puglisi continuino ad illuminare tutti noi e a darci conferma che il bene è più forte del male, l’amore è più forte dell’odio. Il Signore benedica voi siciliani e la vostra terra! Un applauso ai siciliani!"