Nella prima parte di gara sul circuito di Austin è stato un testa a testa tra le cinque Ducati che hanno preso il via dalle prime due file della griglia.

Un testa a testa che con il trascorrere dei giri ha visto prima prevalere la Pramac di Martin che, come il compagno di squadra Zarco, nella seconda parte di gara ha risentito dell'usura delle gomme e ha dovuto poi  lasciare il passo a Miller (Ducati) e Bastianini (team Gresini). 

I due, fino a 5 giri dalla fine, hanno condotto la corsa in fila indiana, finché la "Bestia" non ha deciso di rompere gli indugi portandosi in testa e iniziando così la cavalcata che gli ha consentito di vincere il Gran Premio delle Americhe senza particolari patemi, con circa un paio di secondi di vantaggio sulla Suzuki di Rins.

Lo spagnolo, insieme al compagno di squadra Mir, leggermente più attardato, aveva iniziato la rimonta delle Suzuki, come da copione, a metà gara e dopo essersi portato dietro Miller lo aveva superato, senza però riuscire a mantenere la posizione, a metà dell'ultimo giro, ritentando la manovra, stavolta con successo, alla penultima curva, relegando così Miller e la Ducati ufficiale, sul terzo gradino del podio.

Bagnaia, con l'altra Ducati, non è andato invece al di là della quinta posizione, piazzandosi alle spalle di Mir, dove aveva galleggiato praticamente per tutta la gara, senza mai dare la sensazione di poter fare di più.

Dietro di lui si è piazzato un incredibile Marc Marquez, autore di una gara che definire spettacolare è dir poco. Lo spagnolo della Honda ha avuto un problema a far entrare la seconda marcia al momento del via ed è partito ultimo. Alla fine del primo giro il tabellone lo dava in 18esima posizione.

L'ex campione del mondo non si è perso d'animo e facendo segnare record su record è riuscito a recuperare posizioni fino a portarsi quasi dietro ai primi quando mancavano 4 giri al termine. Probabilmente, se non avesse dovuto lottare con Quartararo, settimo al traguardo, Marquez avrebbe potuto insidiare anche la posizione di Bagnaia. Inutile dire che, senza il problema al via, Marquez si sarebbe quasi certamente aggiudicato la gara.

A chiudere l'elenco dei primi dieci classificati, le Pramac di Martin e Zarco, davanti alle due Aprilia - stavolta la scuderia di Noale è stata deludente - di Vinales e Aleix Espargaro, solo undicesimo.

Dopo questa vittoria, Enea Bastianini guida il mondiale piloti con 61 punti, davanti ad Alex Rins che ne ha 56 e Aleix Espargaro con 50.

Prossimo appuntamento con la MotoGP tra due settimane con il Gran Premio del Portogallo sul circuito dell'Algarve.