Ogni futura mamma ha a cuore la salute del nascituro, già da quando è nel pancione. Effettuando test di screening prenatale o i test di diagnosi prenatale si può conoscere qual è il rischio che il piccolo sia affetto da un'anomalia cromosomica. Le gestanti, inoltre, per tutelare la propria salute e promuovere uno sviluppo fetale ottimale, devono adottare uno stile di vita sano e seguire un'alimentazione corretta ed equilibrata.

È importante controllare l’indice di massa corporea poiché il sovrappeso e l'eccesso calorico sono associati a un rischio maggiore per la salute della gestante e del bambino [1]. Il conteggio calorico per le future mamme è sulle 2000 kcal al giorno, con un apporto bilanciato di proteine, carboidrati e grassi [2]. Ѐ importante introdurre tutti i micronutrienti necessari per un corretto sviluppo fetale, per evitare malformazioni e altri problemi [3].

La dieta vegetariana è sempre più diffusa, ma non è ben chiaro se questo regime alimentare possa essere compatibile con la gravidanza. Per l'American Dietetic Association (ADA), le diete vegetariane e vegane sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale e in grado di fornire molti benefici per la salute. Inoltre, si ritiene che siano appropriate in ogni fase della vita, compresa la gravidanza [3].

Alla base della dieta vegetariana vi sono alimenti di origine vegetale quali:

legumi
cereali
noci
verdure
semi.

Sono esclusi gli alimenti di origine animale, come carne, pesci, crostacei e molluschi, ad eccezione delle uova e del latte [2].

Dagli studi fatti finora si possono considerare come sicure in gravidanza le diete vegetariane correttamente bilanciate [3]. Il rischio associabile a una dieta vegetariana non adeguata è che non vengano assunti tutti i micronutrienti essenziali per lo sviluppo del feto [1].

Due sono gli elementi fondamentali per una donna in gravidanza: l'acido folico e la vitamina B12, che sono fondamentali per lo sviluppo del sistema nervoso centrale del feto. L'acido folico è presente nelle verdure, soprattutto in quelle a foglia verde scuro, nei legumi e nei cereali integrali, che sono alimenti tipici della dieta vegetariana. Tuttavia, se ne consiglia comunque un'integrazione specifica. La vitamina B12, invece, è presente maggiormente negli alimenti di origine animale e, in caso di dieta vegetariana, o ancor più nel caso di quella vegana, ne viene consigliata l'assunzione tramite integratori [4].

Per evitare di andare incontro a carenza di micronutrienti, le donne in gravidanza devono essere seguite da medici esperti che prestino attenzione all'esigenza di vitamine e oligoelementi [3]. In questo modo, è possibile seguire una dieta vegetariana anche durante la gravidanza e l'allattamento.

Consultando il proprio medico di fiducia è possibile scegliere quale test di screening prenatale effettuare per la rilevazione di eventuali anomalie fetali. Il test del DNA fetale, per esempio, è un test di screening affidabile fino al 99,9% e che può essere effettuato a partire dalla decima settimana di gravidanza per rilevare le principali anomalie cromosomiche.

A cura di: Ufficio Stampa Sorgente Genetica

 

Fonti:
Vegan–vegetarian diets in pregnancy: danger or panacea? A systematic narrative review – GB. Piccoli, R. Clari, FN. Vigotti, F. Leone, R. Attini, G. Cabiddu, G. Mauro, N. Castelluccia, N. Colombi, I. Capizzi, A. Pani, T. Todros, P. Avagnina

The Effects of Vegetarian and Vegan Diet during Pregnancy on the Health of Mothers and Offspring – G. Sebastiani, A. Herranz Barbero, C. Borras-Novell, M. Alsina Casanova, V. Aldecoa-Bilbao, V. Andreu- Fernandez, M. Pascual Tutusaus, S. Ferrero Martinez, M.D Gomez Roig, O. Garcia-Algar
Fondazione Veronesi
Humanitas Salute