Confcommercio, in collaborazione con Swg, ha effettuato un "censimento" della riapetura delle attività commerciali dopo il 18 maggio per avere un primo quadro delle conseguenze della pandemia.

A riaprire le attività sono stati l’82% degli esercizi: il 94% nel settore abbigliamento e calzature, l’86% in altre attività del commercio e dei servizi, mentre lo hanno fatto solo il 73% de bar e ristoranti.

E gli aiuti da parte del Governo? 

Solo il 44% delle imprese ha beneficiato di indennizzi, tra cui il bonus di 600 euro, ma è ancora bassissima la quota di chi ha ottenuto prestiti con la garanzia dello Stato o fruito della cassa integrazione. 

Inoltre, la metà delle imprese stima una perdita di ricavi che parte dal 50% fino ad arrivare oltre il 70%. 

Infine, quasi un terzo delle imprese che hanno riaperto, teme di dover chiudere definitivamente la propria attività a causa delle difficili condizioni di mercato, dell’eccesso di tasse e burocrazia e della carenza di liquidità.