Martedì era il giorno di Ursula von der Leyen che a Strasburgo ha chiesto il voto del Parlamento europeo per farsi eleggere a capo della nuova Commissione che per i prossimi cinque anni verificherà l'applicazione di regole e trattati dell'Ue da parte dei vari Paesi che ne fanno parte.


Nel discorso con cui nella mattinata la candidata tedesca aveva chiesto il consenso all'Aula, tra i temi trattati, vi era stato anche quello relativo ai migranti a partire dalla necessità di riformare il regolamento di Dublino, in modo che gli oneri dell'accoglienza vengano equamente suddivisi tra i vari Paesi e non ricadano in massima parte su quelli di frontiera.

«Dobbiamo modernizzare il nostro sistema di asilo», ha dichiarato la von der Leyen. «Un sistema comune europeo di asilo deve essere esattamente questo: comune. Possiamo avere confini esterni stabili solo se daremo un aiuto sufficiente agli Stati membri che subiscono la maggior pressione a causa della loro posizione geografica (Grecia, Italia, Malta e Spagna).

Abbiamo bisogno di solidarietà. Dobbiamo tutti contribuire e aiutarci l'un l'altro. Abbiamo bisogno di un nuovo modo di ripartire degli oneri. E dobbiamo offrire una cooperazione equa ai paesi di origine e di transito dei migranti, nell'interesse di entrambe le parti.

Affinché le persone abbiano una prospettiva di vita sono necessari diplomazia, sviluppo economico, investimenti, stabilità, e sicurezza.

Quattro anni fa ho avuto la fortuna di accogliere un rifugiato siriano di 19 anni nella mia casa e nella mia famiglia. Non parlava tedesco ed era profondamente segnato dalla sua esperienza della guerra civile e dalla sua fuga.

Oggi, quattro anni dopo, parla correntemente tedesco, inglese e arabo. Di giorno è leader di una comunità, e di notte è impegnato nei corsi serali di formazione professionale per conseguire il suo diploma di scuola superiore. È un'ispirazione per tutti noi. E un giorno, vuole tornare nel suo Paese di origine».

Nel suo discorso, oltre, alla necessità di soccorrere i migranti in mare, Ursula von der Leyen ha parlato anche di altri argomenti come quello della necessità di offrire lavori dignitosi e salario minimo, affermando che l'optimum in tal senso è quello di contrattazioni collettive operate dai sindacati, in modo da poter adeguare il salario in base al settore e al comparto di appartenenza dei lavoratori (chissà se i 5 Stelle adesso hanno capito dove sta la lacuna del loro progetto di legge!).

Ambiente, rispetto degli accordi sul clima, multilateralismo, equità, valori comuni sono gli altri argomenti su cui la candidata alla presidenza ha posto l'accento.

Nel pomeriggio il voto. Intorno alle 19:30 il presidente Sassoli ha letto all'Aula il risultato: 733 i votanti, maggioranza fissata a 374 voti. I voti favorevoli alla von der Leyen sono stati 383, quelli contrari 327, 22 gli astenuti, 1 i voti non validi.

Ursula von der Leyen, membro della Cdu ed ex ministra della Difesa in Germania, sarà così la prima donna a guidare la Commissione Ue.