La ecclesia Protestante "Christadelphian" di Forlì,  esprime il proprio punto di vista, circa la guerra in atto fra il popolo ucraino e quello russo.

Sgombrando il campo da possibili illazioni  è un fatto acclarato che la guerra in corso ha avuto come causa principale l'invasione da parte dei russi dei territori entro i confini della Ucraina.

Le concause, purtroppo, sono tante e si sono concretizzate dal 2014 ad oggi.

Questo importa certamente ma non preclude la facoltà, da parte della nostra ecclesia, di elaborare un ragionamento che permetta di non arretrare sulle solite retoriche interventiste,  ma di esprimersi in modo assertivo per un futuro di "Pace permanente".

La ecclesia Protestante "Christadelphian"  ha una consolidata formazione, oltreché animalista, ecologista e votata alla inclusione, sia di appartenenti ad altre etnie, ai migranti, a persone di culto o religione alternativa alla nostra ed è anche improntata al pacifismo. Per questo dice "no! Alla guerra senza se e senza ma!"

"A noi tutti piace pensare che sia giunto il momento di dire basta alla guerra in Ucraina. Raggiungere questo risultato non è facile e certamente presuppone una volontà precisa e cioè quella di voler mettere fine alla morte di combattenti e civili coinvolti nelle operazioni militari" ci dice uno dei rappresentanti della ecclesia.

L’articolo 11 della Costituzione italiana recita: 

“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.

Questo primo punto vale per quanto riguarda il Governo e la politica nazionale e riteniamo debba essere soddisfatto in tutte le sue parti".

"Egli sarà giudice fra molti popoli, arbitro fra nazioni potenti e lontane. Dalle loro spade fabbricheranno vòmeri, dalle loro lance, ròncole; una nazione non alzerà più la spada contro l’altra e non impareranno più la guerra. Potranno sedersi ciascuno sotto la sua vite e sotto il suo fico, senza che nessuno li spaventi; poiché la bocca del SIGNORE degli eserciti ha parlato". (Michea 4:3-4)

Molte persone commettono l’errore di credere che la Bibbia nel dire “non uccidere” applichi questo comandamento alla guerra. Tuttavia, la Bibbia dice davvero: “Non uccidere” (Esodo 20:13). Il termine ebraico significa letteralmente “l’uccisione premeditata e intenzionale di un’altra persona,  compiuta con cattiveria”.

Rifacendosi ai Comandamenti, possiamo definire attuali molti dei precetti: non uccidere (con odio, razzismo, cattiveria!), ma anche non testimoniare il falso, non desiderare la donna d'altri e nemmeno le sue terre le sue proprietà, il frutto del lavoro di una vita".

La ecclesia Protestante "Christadelphian" chiede con grande umiltà, al Signor Wladimir Putin, al Signor Volodymyr Oleksandrovyč Zelens'kyj, alle Nazioni Unite, al Signor Joe Biden ed al Governo Italiano di impegnarsi nel concepire un "Piano di Pace Permanente" da implementare con determinazione nelle zone in conflitto.

Certamente salveranno tantissime persone, deluderanno in modo sublime i "Feroci venditori di armi", paragonabili alla bestia dei versi dell'Apocalisse:" Ma la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto prodigi davanti a lei, con i quali aveva sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo. Il rimanente fu ucciso con la spada che usciva dalla bocca di colui che era sul cavallo, e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni”. 


UNIAMOCI TUTTI E INVOCHIAMO LA PACE SENZA SE E SENZA MA!