Le trasmissioni di approfondimento politico di Mediaset sono degli spazi riservati alla propaganda sovranista, con i rispettivi conduttori che, più o meno sfacciatamente, trattano argomenti in linea con la propaganda di Lega e Fratelli d'Italia di cui finiscono anche per diventare, neppure tanto velatamente, dei promotori.
Naturalmente, se c'è a chi piacciono contenuti e forma di quelle trasmissioni, è giusto che quelle trasmissioni vadano in onda. Quello che sorprende è che, visto ormai l'andazzo - o se preferite, stilema - che caratterizza quelle trasmissioni, è che a parteciparvi siano persone che rappresentano la sinistra.
Questo non perché il raffronto di idee sia sbagliato, tutt'altro... quanto per il fatto che comunque gli argomenti vengono affrontati e "presentati" in modo da far sembrare le posizioni sovraniste come logiche, ragionevoli e giuste a prescindere, oltre al fatto che a sostenerle vengono chiamati ospiti che in televisione non dovrebbero neppure metter piede, perché così si dà loro modo di essere "sdoganati", conferendo loro un'autorevolezza e una dignità che non hanno e non possono avere.
A conferma di quanto sopra, la puntata di giovedì della trasmissione Diritto e Rovescio dove è intervenuto un fascista (e non è la prima volta) per dire, come si usa adesso, che i fascisti attuali non sono o non si possono definire tali e che la differenza dal punto di vista lessicale non è comunque trascurabile.
E per farlo, il "signore" in studio ha dichiarato che nella "borgata sua", a Roma, esistono ordine e disciplina... grazie a lui. Ad un'ospite presente in studio e poco convinta di quanto diceva, il presunto non fascista invitato da Del Debbio ha ripetutamente replicato con un "te faccio vede". All'ennesimo "te faccio vede" è scattato in piedi Vauro Senesi che ha affrontato "faccia a faccia" il presunto non fascista invitandolo a dar dimostrazione su di lui del "te faccio vede" (interpretato come minaccia) e definendolo un fascio "di me.da".
E bravo Vauro... quanto hai fatto era il minimo sindacale, sicuramente dovuto, vista la colpevole distrazione del conduttore.
Considerando però che in quelle trasmissioni ospiti e argomenti sono orientati alla promozione del sentimento non fascista ma identico al fascismo che è presente nel Paese, la domanda sorge spontanea: ma che ci vai a fare? Persino indignandoti finisci per diventare uno strumento della propaganda non fascista che stravolge la realtà e fa finta di non vedere quel che accade.
Chi è di sinistra o ha a cuore il giornalismo e non la propaganda partecipando alle trasmissioni politiche di Mediaset non fa da argine a falsità e mala propaganda, ma piuttosto finisce per esserne complice involontario.
Alla prossime trasmissione di Del Debbio, Giordano, Porro o chi per loro... non andate se avete a cuore la sinistra oppure il giornalismo. Farete un favore anche a voi stessi, alla vostra immagine.